Ambiente e Protezione Civile Como Stefano Buffagni

Tremezzina: basta propaganda

tremezzinaLa ventilata variante per risolvere i problemi di traffico sulla Statale Tremezzina è ormai assurta a obiettivo strategico per la campagna elettorale delle amministrative tra deputati che si candidano a sindaco per trovare i finanziamenti a Roma e promesse dell’Assessore regionale all’ambiente Terzi di non gettare i detriti derivanti dagli scavi nel lago ma di farli pervenire in Valtellina o, via chiatte, in un deposito. 

Qualcuno ha addirittura paventato l’ipotesi di usare i detriti degli scavi per fare un isola artificiale nei pressi di Argegno; qualcuno confonde il Lago di Como con città artificiali in medio oriente, ma più che Dubai noi vediamo solo “du baii”, intese come bugie, nel raccontare questo intervento.

Per Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, “è un film dell’orrore infinito quello che coinvolge la soluzione dei problemi Tremezzina.  Dai politici e dai candidati arrivano le solite false promesse e inutile propaganda elettorale. Sono gli stessi strumenti di sempre che hanno devastato il Comune di Como come l’orrendo muro sul lungo lago e la Ticosa che non sono ancora finiti, se mai finiranno. La realtà è che per una variante che attraversi la montagna non ci sono soldi e non si troveranno; non sono in grado di garantirli nemmeno per il raccordo di tangenziale della Pedemontana che è stata stoppata a lavori già ampiamente avviati, figuriamoci per il resto”. 

“Avviare gli scavi senza i fondi – continua Buffagni – darebbe il colpo di grazia al turismo nella zona con cantieri aperti per decenni. Sarebbe ben più utile e opportuno che i politici informassero concretamente la popolazione sulla possibilità di risolvere i problemi della Tremezzina fin da ora con interventi non impattanti per il suolo, il turismo e lontani dalle speculazioni. Basterebbe davvero poco: una navigazione aggiornata puntuale efficiente, un trasporto merci sensato e mezzi pubblici puntuali.  Non tolleriamo che i cittadini vengano illusi con promesse da marinai che disegnano opere finite tralasciando di elencare ed evidenziare tutti i problemi che questi lavori creerebbero per il tessuto sociale ed economico del lago per i prossimi decenni con questo cantiere infinito. Realmente i “laghé” vogliono far la fine del loro capoluogo a forza di promesse che i partiti non possono mantenere?”.

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