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ALER Milano: le Istituzioni non sono proprietà privata dei partiti

ALER-comune-regioneOggi in Aula del Consiglio Regionale, la Lega Nord ha presentato una mozione relativamente ai rischi di esubero dei dipendenti di ALER Milano.

Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S e componente della Commissione di Inchiesta ALER Milano dichiara: “Con questa mozione farsa assistiamo al solito vergognoso teatrino fra partiti che, dopo aver fatto il danno, si rimpallano le responsabilità fra Regione e Comune di Milano, e chi ne subisce le conseguenze sono sempre i cittadini, lavoratori o inquilini di case popolari che siano. E’ da inizio consigliatura che, Maroni da una parte, e Pisapia dall’altra, si fanno dispetti sulle questioni di edilizia pubblica residenziale, dispetti le cui conseguenze disastrose ricadono direttamente sulla vita delle persone, lavoratori e inquilini, senza capire che stare nelle Istituzioni è un atto di grande responsabilità e non significa mettere una bandierina verde o una bandierina rossa dentro le Istituzioni che si presiedono, trattando le Istituzioni come se fossero proprietà privata dei partiti, ma fare l’interesse esclusivo dei cittadini”.

“Il M5S Lombardia ritiene che – continua – una materia così delicata come quella del rischio di esuberi dei dipendenti di ALER Milano, a seguito del mancato rinnovo della convenzione fra Comune di Milano e ALER Milano sulla gestione di ben 28.000 case popolari, non possa essere rilegata a una banale e pressappochista mozione in aula, presentata peraltro dalla Lega Nord, partito che è al Governo della Regione Lombardia e che ha tutti gli strumenti istituzionali per salvaguardare i posti di lavoro, bensì avrebbe dovuto tempestivamente convocare in Giunta e in Commissione V Territorio il Presidente di ALER Milano per prendere atto dell’organigramma dell’azienda, per quantificare l’eventuale rischio esuberi e per discutere seriamente un piano di riorganizzazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

“Ci domandiamo come mai in ALER Milano si continuino, nonostante il momento di grave crisi aziendale, ad assumere dirigenti esterni con i più variopinti incarichi, l’ultimo dei quali è stato assunto presso la Presidenza di ALER Milano poche settimane fa. Delle due l’una, o si provvede a un serio e capillare piano di risanamento che razionalizzi anche e soprattutto le posizioni apicali oppure mozioni di facciata come questa, servono solo a lavarsi malamente la coscienza sui giornali, davanti a tutti quei lavoratori che oggi vedono con preoccupazione il futuro in un’azienda regionale che ha evidentemente a cuore solo la “sistemazione” degli amici degli amici”, conclude Nanni.

 

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