Diritti e pari opportunità Iolanda Nanni

Nuovo convegno al Pirellone per la “famiglia naturale”, nuova sconfitta della politica.

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Dopo le polemiche scatenate dall’evento di gennaio l’Assessore Cappellini e la Lega organizzazano un altro convegno per la “famiglia naturale” contro la teoria gender in programma il prossimo ottobre.

 “E’ l’ennesima sconfitta della politica sul tema dei diritti – dichiara Iolanda Nanni, consigliere del M5S Lombardia in Consiglio Regionale. Ancora una volta questa maggioranza mostra il suo peggior volto familista e discriminatorio tanto da pretendere di sostenere un solo modello di famiglia. La Corte Costituzionale ha riconosciuto che tutte le famiglie devono essere sostenute, riconosciute e promosse ed hanno pari dignità. Pretendere di sostenere solo la famiglia naturale o tradizionale, che esiste solo nelle analisi di chi assume posizioni di parte e di intolleranza verso il diverso, oltre che gravissimo è antistorico. Le Istituzioni devono farsi garanti di imparzialità e rappresentare tutte le voci in campo, non solo quelle più compiacenti al proprio bacino di voto.”

 “Sulla teoria gender continue mistificazioni da parte della Lega che incapace di dare corrette informazioni, come un partito serio dovrebbe fare, continua a intonare inni all’ignoranza e all’idolatria del più becero pregiudizio. Maroni, abile burattinaio, dovrebbe provare vergogna per come sta facendo toccare il fondo alla Lega. La famiglia è un Istituzione preesistente al diritto e le sue trasformazioni sociali non si adegueranno mai a direttive becere di partito. Semmai è la Lega a dimostrare incapacità ad adeguarsi alla realtà e al contesto sociale rasentando il ridicolo.”

“Lo scorso giugno, per rispondere all’enfasi discriminatoria e omofoba della Lega Nord abbiamo un organizzato un convegno al Pirellone dal titolo Tutte le famiglie hanno bisogno di essere tutelate, e non staremo con le mani in mano nemmeno questa volta, dato che l’ondata omofoba e propagandistica della Lega non si ferma”.

 “La società è ormai composta da diverse forme di famiglia ognuna con la medesima dignità, siano esse uomo donna, uomo uomo o donna donna, e la discriminazione delle famiglie fa il gioco dei peggiori fondamentalismi”, conclude Iolanda Nanni.

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