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Politica inquinata: solo il M5S in difesa della Vallecamonica

La Vallecamonica è un territorio ferito e malato a causa dell’ex impianto di smaltimento di rifiuti industriali Selca di Berzo Demo, un’azienda, ora fallita, che ha smaltito per anni rifiuti pericolosi che giorno dopo giorno stanno contaminando tutta la zona. I partiti, di destra e di sinistra, non solo hanno abbandonato i cittadini, ma nulla hanno fatto di fronte alla nomina – voluta da Regione Lombardia – di Giacomo Ducoli come nuovo componente del collegio sindacale dell’Asl Vallecamonica-Sebino, con l’incarico di occuparsi della revisione contabile dell’ente. Peccato che il personaggio in questione è l’ex curatore fallimentare della Selca, ed è indagato per disastro ambientale nello scandalo Berzo Demo, in quanto, secondo la procura, non avrebbe impiegato i 9 milioni di euro accantonati dal fallimento dell’azienda per le operazioni di messa in sicurezza e bonifica della così detta “montagna dei veleni”: ventitremila tonnellate di rifiuti contaminati da floruri e cianuri che la Selca avrebbe dovuto rendere inoffensivi.

Se l’ASL ha il compito di vigilare sulla salute dei cittadini, e spesso si è occupata della questione Selca, com’è possibile che a Regione Lombardia venga in mente di nominare nel collegio sindacale dell’ente un indagato per disastro ambientale nello scandalo della stessa Selca? Com’è possibile che a Regione Lombardia venga in mente di nominare nel collegio sindacale dell’ente una persona che da sempre intrattiene rapporti con l’Asl, vista l’enorme quantità di rifiuti pericolosi che la società di cui è curatore ha abbandonato a Berzo Demo? Per il MoVimento 5 Stelle gli indagati devono rimanere fuori dagli enti pubblici, e dopo la nostra dura opposizione a questa nomina Giacomo Ducoli ha rinunciato all’incarico. Ma la storia non finisce qui. Perché la Lega Nord, dopo lo stop a Ducoli, ha provato ad allungare i suoi tentacoli sull’Asl Vallecamonica proponendo Guido Foresti, un commercialista già revisore dei conti per la stessa Selca Spa, quindi coinvolto nelle vicissitudini dell’azienda. Ma non solo, secondo il Corriere della Sera di Brescia, Foresti ha organizzato nel suo studio un incontro con il gruppo in odor di camorra Catapano per la compravendita della stessa Selca!

Come ha sottolineato Dario Violi, portavoce M5S in Lombardia che ha seguito tutta la vicenda, “il lavoro del M5S è anche quello di spulciare le nomine in enti pubblici importanti e strategici. In questo caso parliamo di chi avrebbe dovuto collaborare con l’azienda che tutela la salute dei cittadini ma ha un passato legato a un’azienda che ha inquinato e intossicato il nostro territorio. Grazie alla nostra ferma opposizione anche questa scriteriata nomina è saltata, e nell’ultimo Consiglio Regionale è stato nominato un nuovo componente del collegio sindacale dell’ASL non collegato all’azienda che ha lasciato una ferita profonda nelle terre della Vallecamonica, e che speriamo farà gli interessi dei cittadini.”

Dario Violi – Consigliere del M5S Lombardia

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