Iolanda Nanni Notizie Pavia

Policlinico San Matteo (Pavia) buco da 46milioni: ora i partiti risarciscano in solido

Iolanda Nanni, consigliere regionale pavese del M5S, a proposito della dissesto finanziario del Policlinico San Matteo, pari a 46 milioni di euro, che mette in ginocchio una delle principali eccellenze sanitarie lombarde, dichiara: “Maroni e la sua Giunta Regionale hanno chiesto un maxi-risarcimento ai responsabili del buco di 46 milioni di euro del San Matteo. La verità è che anche i partiti politici sono corresponsabili di questo disastro che dovrebbero risarcire in solido con i responsabili, dato che sono stati proprio i partiti politici a  nominare, a turno, gli organi di governo e controllo del San Matteo. E Regione Lombardia c’è dentro fino al collo, visto che i componenti dei vari consigli di amministrazione e degli organi di controllo che si sono succeduti sono stati, e sono a tutt’oggi, in prevalenza designati da Regione Lombardia, per il tramite dei partiti che si sono alternati al suo governo. Il problema è che in questi organi, i partiti hanno sempre piazzato politicanti, trombati di turno, uomini di partito o utili al partito, senza mai ispirarsi a un principio di competenza e di specchiata moralità.
Dov’erano i revisori che avrebbero dovuto controllare? Dov’era Regione Lombardia che ha il dovere ogni anno di approvare i bilanci dell’ente? Il M5S ha più volte denunciato in Regione queste discrasie a discapito del buon funzionamento dell’IRCSS pubblico San Matteo”.

“Sugli aspetti opachi del San Matteo – continua Nanni – ci eravamo già attivati nel 2014 con un’interpellanza per chiedere la revoca di Ettore Filippi Filippi che sedeva ancora nel CDA del San Matteo, nonostante fosse stato arrestato con l’accusa di corruzione. L’allora Assessore alla Sanità Mantovani, pure tratto in arresto a ottobre 2015 e a tutt’oggi imputato di reati come corruzione grave, concussione e turbativa d’incanti, mi rispose assicurandomi che Ettore Filippi Filippi si era autosospeso, salvo scoprire, qualche tempo dopo, che il suddetto era rientrato appieno in carica. Il pesce è marcio dalla testa e finchè saranno questi partiti a governare la Lombardia e ad effettuare le nomine negli enti sanitari, è più che evidente che non ci saranno margini di miglioramento per la sanità lombarda e che saranno messi a rischio centinaia di posti di lavoro”.

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