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Riforma Casa: grazie al M5S niente privati nella gestione delle case popolari di ALER

La Commissione Regionale V Territorio e Infrastrutture ha approvato il progetto di legge 273 sulla Riforma Casa con il voto di astensione del M5S Lombardia.
Iolanda Nanni, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “Per ora ci siamo astenuti perché la maggioranza ha accolto molti emendamenti effettuati dal M5S ed attendiamo l’arrivo del progetto di legge in Aula per verificare se ci saranno ulteriori aperture migliorative ad una riforma che va a modificare radicalmente la gestione delle case popolari e che non ci soddisfa ancora, nonostante l’accoglimento di molte nostre osservazioni che hanno arginato i potenziali danni sull’utenza disagiata e fragile del sistema abitativo pubblico. Per esempio, grazie ai nostri emendamenti, abbiamo scongiurato l’ingresso dei privati nella gestione degli alloggi ALER, abbiamo fatto abbattere di 15 punti percentuali la vendita degli alloggi popolari (che passa dal 20% – originariamente previsto dal testo –  al 5% richiesto dal M5S, abbiamo fatto stralciare la “sostenibilità economica” dai principi ispiratori di questa riforma”.

“Sostenibilità economica – prosegue Nanni – cozza con la natura sociale degli interventi pubblici per far fronte al crescente bisogno di casa dei cittadini lombardi e, grazie al M5S, l’espressione è stata sostituita con i principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità gestionale che sono quei parametri sulla base dei quali è possibile dare un reale margine di miglioramento all’offerta abitativa”.

Ancora, “il M5S – continua Nanni – ha ottenuto che nella legge fosse inserito il principio di rigenerazione urbana e in particolare la priorità al riuso e riqualifica del patrimonio esistente e invenduto rispetto alle nuove costruzioni, l’introduzione di meccanismi di controllo sugli enti accreditati privati, il mantenimento delle autogestioni (che erano state stralciate), la pubblicizzazione delle attività svolte dai Fondi Immobiliari e l’attivazione di un Registro dell’Invenduto e del patrimonio inutilizzato. Siamo riusciti ad introdurre anche il divieto di “mobilità forzosa” per anziani ultrasessantacinquenni e disabili, in caso di messa in vendita dell’alloggio, ed abbiamo fatto estendere le agevolazioni previste per le coppie, anche a quelle che rientrano nelle “unioni civili””.

“Restano comunque molti dubbi sul provvedimento e molti margini di miglioramento, e da qui il voto d’astensione. Per esempio, il meccanismo d’accesso alle case popolari e l’assegnazione degli alloggi dipenderà dalla messa in funzione una piattaforma informatico-digitale regionale affidata a LISPA (Lombardia Informatica SpA) che però ad oggi NON esiste. LISPA è un ente regionale recentemente finito sotto i riflettori per il “data-gate” denunciato proprio dal M5S e che, al momento, non offre garanzie sufficienti sulla realizzazione di una piattoforma complessa che dovrà incrociare l’anagrafe del patrimonio con quello dell’utenza per l’intera Lombardia e mettere in connessione tutti gli attori della Riforma (Comuni, ALER, operatori accreditati). Per chiarire le cose abbiamo ottenuto un’audizione con LISPA che si terrà il 23 giugno: vogliamo capire quante risorse sono attualmente investite, quanto ci costerà questa piattaforma, come sarà delineata e soprattutto quando potremo vederla operativa, dal momento che solo dalla sua messa in esercizio dipende l’attuazione effettiva dell’intero testo di legge”, conclude Nanni.

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