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Studente gay non iscritto a scuola: subito codice etico, esclusione intollerabile

“Stamattina (21 settembre 2016, ndr.) ho chiamato l’assessorato per invitarli ad intervenire immediatamente contro questo atteggiamento vergognoso. L’esclusione del giovane studente omosessuale da un istituto di Monza è intollerabile e rozza e non ha nulla a che vedere con i principi educativi. Gli istituti professionali sono finanziati con soldi pubblici e devono occuparsi di istruzione e non di giudicare con un’ottica retrograda. Ci attendiamo parole chiare dall’Assessore regionale all’Istruzione Valentina Aprea che deve ribadire che gli istituti lombardi sono aperti a tutti. Auspichiamo che tutte le scuole adottino un codice etico che scriva nero su bianco che gli istituti, anche religiosi, sono obbligati a non discriminare per orientamento sessuale”, così Paola Macchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia.
“Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che il ragazzo sia stato ammesso all’anno in corso nella sua classe con la quale non aveva problemi di nessun tipo. Non è ammissibile che per ottenere i propri diritti si debba ricorrere alla denuncia delle discriminazioni subite tramite stampa; comunque l’invito a coloro che vivessero casi di discriminazione, di qualsiasi tipo, è quello di trovare il coraggio per denunciare. Nascondersi offre solo l’occasione a chi giudica senza comprendere di continuare a discriminare. Resta il fatto che in Lombardia, invece di buttare 30 mila euro dei cittadini per un inutile centralino antigender, sarebbe stato meglio spendere soldi ed energie per istituire un numero verde per segnalare discriminazioni nelle scuole e sul posto di lavoro.”, conclude Macchi.

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