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Acqua al manganese a Pavia: a un anno dalla denuncia M5S arrivano i soldi per i filtri

Era il 28 novembre 2015 quando la Consigliera Regionale M5S pavese, Iolanda Nanni, denunciava in un’interrogazione regionale lo sforamento dei limiti di legge per il manganese nell’acqua potabile di Pavia presso i pozzi Borgo Ticino e Libertà che servono due popolosi quartieri del capoluogo di provincia: Borgo Ticino, Ticinello e Centro Storico (leggi qui). La Nanni aveva appreso i dati sugli sforamenti di legge dal sito ASM in cui i valori del manganese nell’acqua potabile per questi pozzi erano doppi rispetto ai limiti fissati dalla legge.

A distanza di un anno, finalmente Pavia Acque ha annunciato un piano di investimenti pari a circa 300.000 euro per istallare i filtri ad ossidazione che dovrebbero risolvere il problema, riportando il valore del manganese nelle acque entro i limiti di legge per i due pozzi di Pavia, nonché per i pozzi che servono i Comuni di Ceranova, Torre d’Isola e Mirabello.

Iolanda Nanni dichiara: “Ancora una volta la denuncia del M5S ha centrato il bersaglio e ora Pavia Acque, seppur con un ritardo di un anno, ha stanziato le risorse necessarie a risolvere il problema dell’eccesso di manganese nei pozzi pavesi. E’ pazzesco però che Pavia Acque derubrichi questo eccesso di manganese a mero “parametro indesiderabile“, quando è proprio la legge a stabilire il limite massimo e il manganese presente nei due pozzi pavesi presenta valori che sforano per oltre il doppio i valori di legge. Se la legge stabilisce dei parametri per l’acqua potabile, lo fa a tutela della salute dei cittadini, e non certo per “indesiderabilità” di certi parametri che vanno quindi rispettati, intraprendendo azioni immediate a tutela della popolazione pavese, come appunto il M5S ha tempestivamente richiesto, denunciando il problema e ottenendo – solo a distanza di un anno solare – un impegno per la sua risoluzione dagli enti preposti”.

“Il M5S continuerà a seguire questo caso e ha chiedere maggiore trasparenza agli organi preposti: dobbiamo infatti tirare le orecchie al Sindaco di Pavia che non ha informato la cittadinanza su questi sforamenti e ad ASM che invece di aggiornare i dati sul proprio sito, li aveva congelati al 5 ottobre 2015, cioè alla data in cui feci l’ultimo accesso che fu poi oggetto della mia denuncia. Se non fosse stato per il M5S, oggi probabilmente quei filtri non sarebbero neanche stati presi in considerazione e i cittadini pavesi continuerebbero a bere acqua con dosi di manganese doppi rispetto ai limiti di legge, senza saperne nulla!“.

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