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Presidente Cattaneo: da garante del Consiglio Regionale a bulletto di quartiere

I giornali hanno parlato di “lite”, “insulti”, “bagarre“, ma nessuno ha avuto il coraggio di dire a chiare lettere che il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo mercoledì sera, durante l’ultima seduta d’aula dedicata al bilancio regionale, ha calpestato il regolamento del Consiglio Regionale, provocando la reazione del M5S ed innescando un’escalation di tensione in aula.

Nessun giornale ha avuto il coraggio di dire che probabilmente la sua premura di chiudere la seduta del Presidente era quella di andare a un concerto di Natale, nonostante fossimo ancora nel pieno della votazione degli ordini del giorno, nonostante fosse necessario portare a termine un impegno d’aula così importante come il bilancio.

Nessun giornale ha avuto l’onestà di riportare che la protesta in Aula del M5S era avvenuta a fronte di una violazione del Regolamento (art. 55) da parte del Presidente del Consiglio Regionale che, per poter consentire il prosieguo della seduta oltre l’orario prefissato, avrebbe dovuto convocare un’apposita riunione dei capigruppo.

Per far valere il rispetto del regolamento c’è stato un accesissimo scambio polemico sulla scorrettezza della situazione e il M5S si è sentito insultare al grido di “falsi e scorretti”. Cattaneo ha cercato anche il contatto fisico cercando di spintonare un portavoce del M5S ed è stato allontanato da alcuni consiglieri, comportandosi come un bulletto di quartiere, come se noi portavoce del M5S fossimo alle sue dipendenze.

Ancora una volta, come già accaduto troppo spesso in questi tre anni e mezzo di legislatura, siamo dovuti intervenire di fronte a un Presidente che applica il regolamento a corrente alternata e a suo piacimento: vuoi perché aveva fretta di andare ai suoi impegni, vuoi per tutelare gli interessi politici della sua squadra. Ed è in questi momenti, che si rivela la maschera dietro la quale si nascondono troppo spesso politici che vivono di pura apparenza, rivelando la loro arroganza, abdicando al loro ruolo di garanti di un organismo istituzionale per imporre i propri diktat. Sono personaggi, quelli dell’universo di Cl, per cui è più importante presenziare ad un evento pubblico ed elargire sorrisi e promesse al prezioso bacino di voti, che dedicare due ore in più di stancante lavoro in aula per i cittadini di una regione che naviga in un mare di problemi. Quanto accaduto mercoledì sera è stato molto grave. Il Movimento 5 Stelle è in Consiglio Regionale per lavorare nell’interesse dei lombardi: pretendiamo rispetto del regolamento e piena legittimazione politica, non ci facciamo intimidire da nessuno.

M5S Lombardia

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