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Aler, cambiare perché tutto resti come prima

Martedì Consiglio regionale lombardo ha discusso ed approvato alcune modifiche alla Legge regionale che governa il settore ERP (edilizia residenziale pubblica), principalmente per quanto riguarda i criteri di assegnazione degli alloggi.

Quelli approvati dalla maggioranza Lega-Forza Italia sono solo un make up della legge regionale sui servizi abitativi pubblici, che non incidono sui gravi problemi di fondo come BASSA OFFERTA ABITATIVA, RIQUALIFICAZIONE DEGLI ALLOGGI SFITTI, OCCUPAZIONI ABUSIVE, RIPRISTINO LEGALITA’, GOVERNANCE DELLE ALER, SOTTO-FINANZIAMENTO DEL SETTORE (MANUTENZIONI).

Tutto questo mentre ci sono ancora oltre 25.000 nuclei familiari aventi diritto che ancora aspettano l’alloggio nella città metropolitana di Milano.

Quantomeno è stata approvata la proposta delle forze di minoranza (PD+M5S) di creare un gruppo di lavoro che riveda nel complesso la normativa.

Il M5S, tramite ordini del giorno ed emendamenti a mia prima firma, ha proposto una revisione molto più profonda del sistema attuale, chiedendo:
– maggiore impegno nella riqualificazione degli alloggi non assegnabili perché non a norma che solo a Milano sono circa 10.000 (ordini del giorno approvati),
– maggiore sostegno ai nuclei familiari a disagio abitativo prolungato, che sono ormai migliaia, cioè quelle famiglie che pur avendo diritto ad un alloggio popolare aspettano da anni l’assegnazione effettiva (ordine del giorno bocciato),
– sostegno economico per le assegnazioni in “stato di fatto”,
– il rispetto ed applicazione della legge che prevede il servizio di portierato in tutti gli stabili ALER, l’incentivazione di forme di sorveglianza partecipata da parte degli inquilini al fine di prevenire e contrastare microcriminalità, abusivismo, degrado (ordine del giorno approvato),
– l’innalzamento delle soglie ISEE che determinano la decadenza dal diritto alla permanenza nell’ERP troppo basse che creano il rischio o di perdere l’alloggio o di vedersi aumentare il canone (emendamento bocciato!).

Di fronte a tali grandi problematiche, che richiedono con urgenza un intervento incisivo delle Istituzioni, la Giunta regionale ha preferito menare il can per l’aia attraverso micro-modifiche della normativa più che altro cosmetiche e non sostanziali che risolvono poco o nulla, e che non affrontano nemmeno tutti i rilievi elaborati dagli uffici tecnici di Regione stessa, mentre ha bocciato tutti gli emendamenti a mia prima firma che affrontavano puntualmente tali criticità.
Questa è anche la motivazione del nostro voto contrario.

Errare è umano ma perseverare è diabolico: la maggioranza Lega – centrodestra continua a perseverare in una linea politica riguardante l’edilizia residenziale pubblica che punta dritta verso il disastro, nonostante le frequenti passerelle nei quartieri popolari con cui alcuni esponenti di maggioranza si illudono di raccogliere consensi.

Come M5S continueremo incalzare Regione per ottenere un cambio di rotta che tuteli il diritto alla casa.

Nicola Di Marco – Consigliere Regionale M5S Lombardia

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