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1 MAGGIO, LE PAROLE DI MATTARELLA

Nel giorno della Festa dei Lavoratori, le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella suonano come un richiamo che non può essere ignorato:
“Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia.”
È esattamente ciò che denunciamo da mesi: in un Paese in cui il costo della vita aumenta e i salari reali scendono, è inaccettabile che il Governo continui a fuggire dalla propria responsabilità.
I dati Istat sono impietosi: retribuzioni reali ancora più basse di quattro anni fa.
Ma la risposta della politica dovrebbe essere chiara: introdurre subito un salario minimo legale.
Non è una questione ideologica, è una misura di giustizia sociale.
È una nostra battaglia, ed è più urgente che mai.
Il lavoro si difende anche così: garantendo a chi lavora il diritto a una vita dignitosa.
Il salario minimo è la base da cui partire.
Il silenzio del Governo è una scelta. Noi continueremo a batterci perché non diventi una condanna.

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