• Sign in / Join

Accesso

Forgot your password?
X

Have an account?Login here
X
Articoli più letti ora

SCARPE ORTOPEDICHE UN LUSSO?

AEROPORTI, REGIONE IMPREPARATA

SCALI CIVILI USATI PER LA GUERRA

SMARTOWORKING SCELTA DI CIVILTÀ

NO AL MEGA IMPIANTO FOTOVOLTAICO

L’ATTESA NON È LA CURA

LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ NON PUÒ ESSERE…

#SfrattiamoMaroni, il flash mob del M5S davanti…

Video appello ai parlamentari M5S: fermate la…

FacebookInstagramYoutubeEmail

Movimento 5 Stelle Lombardia

  • Home
  • Chi Siamo
    • I nostri portavoce
      • Nicola Di Marco
      • Paola Pollini
      • Paola Pizzighini
    • Progetti di legge
    • Codice di autoregolamentazione
    • Trasparenza
  • ALERTiamoci
  • Per Argomenti
    • Ambiente & Protezione Civile Sanità & Politiche Sociali Pari opportunità Legalità e trasparenza Antimafia Cultura & sport Trasporti & infrastrutture Agricoltura montagna & parchi Lavoro, istruzione & formazione Affari istituzionali Idee in comune Covid-19
      Ambiente e Protezione Civile

      LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ NON PUÒ ESSERE SVENDUTA

      8 Luglio 2025

      Ambiente e Protezione Civile

      NO AL MEGA IMPIANTO FOTOVOLTAICO

      8 Luglio 2025

      Ambiente e Protezione Civile

      CENTRODESTRA SMETTA DI FARE DANNI

      16 Giugno 2025

      Ambiente e Protezione Civile

      FOTOVOLTAICO SÌ, MA NON A SCAPITO DELLA NOSTRA…

      3 Giugno 2025

      Ambiente e Protezione Civile

      Il centrodestra implode anche sulla caccia

      28 Maggio 2025

      Ambiente e Protezione Civile

      AGRIVOLTAICO A LODI? UNA FOLLIA

      28 Maggio 2025

      Ambiente e Protezione Civile

      ANCORA CON LA PROPAGANDA NUCLEARE

      22 Aprile 2025

      Ambiente e Protezione Civile

      GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA: FERMIAMO L’INQUINAMENTO DA PFAS

      24 Marzo 2025

  • Contatti
Movimento 5 Stelle Lombardia
Ambiente e Protezione Civile Gianmarco Corbetta Monza

Lettera aperta ai sindaci: fusione CEM/BEA grave errore

25 Novembre 201425 Novembre 2014731

Milano, 24 novembre 2014

Alla cortese attenzione di
Sindaco, Assessori e Consiglieri
dei Comuni soci di Cem Ambiente

e per conoscenza
Sindaco, Assessori e Consiglieri
Bovisio Masciago, Desio e Seveso

LETTERA APERTA: FUSIONE CEM/BEA GRAVE ERRORE A DANNO DEI COMUNI SOCI CEM

Gentile Signore,
a breve il Consiglio Comunale sarà chiamato ad esprimere un giudizio sul progetto di fusione della società Cem Ambiente S.p.A. con Bea Brianza Energia Ambiente S.p.A.
Con la presente desideriamo illustrarLe i motivi della nostra ferma contrarietà a questa operazione e, nel contempo, avanzare una proposta alternativa.

BEA e CEM: SERVIZI SIMILI O SERVIZI CONTRAPPOSTI?
Analizzando la Relazione Illustrativa del Piano di Aggregazione e Sviluppo Cem/Bea, sono molti i punti poco chiari e gli assunti dati per scontati e non dimostrati. In particolare si fa cenno alla Relazione del Commissario Straordinario Cottarelli che riassume la strategia di efficientamento del settore delle c.d. Società partecipate dal pubblico, ponendo l’attenzione sulla necessità di promuovere l’aggregazione tra partecipate che offrono servizi simili per sfruttare al meglio le economie di scala.

La Relazione Illustrativa del Piano di Aggregazione e Sviluppo Cem/Bea (così come tutti gli altri documenti prodotti a supporto di tale aggregazione) non dimostra in alcun modo la reale sussistenza di tali economie di scala: si limita ad indicare genericamente una riduzione dei costi di gestione del 5%. Tali economie di scala a nostro giudizio non possono realizzarsi in quanto le due società non offrono servizi simili, bensì servizi contrapposti e in competizione tra loro.

La logica e la pratica dimostrano che, in un determinato territorio, tanto meglio lavora il soggetto che effettua la raccolta differenziata, tanto meno lavora il soggetto che, a valle della differenziata, smaltisce il rifiuto residuo. Riunire in una sola società la raccolta differenziata e lo smaltimento del residuo rappresenterebbe un grave errore strategico in quanto l’obiettivo della raccolta differenziata è proprio la minimizzazione del rifiuto residuo da avviare a smaltimento. E’ dunque chiaro che i due servizi sono per loro stessa natura contrapposti e in competizione tra loro. Non a caso la proposta di legge nazionale di iniziativa popolare Rifiuti Zero prevede un preciso obbligo di separazione tra i soggetti che raccolgono e quelli che smaltiscono. La fusione dei due servizi renderebbe nei fatti impossibile l’innovazione e l’evoluzione virtuosa del sistema a partire dallo sviluppo delle raccolte differenziate.

Facciamo nostre le parole del Sindaco di Vanzaghello Leopoldo Giani (centrosinistra), alle prese con l’analogo progetto di fusione tra le società pubbliche Accam (inceneritore di Busto Arsizio) e Agesp, Amga e Amsc (raccolta differenziata):

“Si creerebbe nei fatti un conflitto di interessi nella mission industriale delle varie “business unit”: da un lato la business unit dedicata alla raccolta differenziata avrebbe come mission (supportata dalle politiche attive delle Amministrazioni comunali con campagne di educazione) quella di raccogliere una minore quantità di rifiuti e che la percentuale di raccolta differenziata sia sempre più alta (obiettivo 80% e oltre), mentre la mission della business unit incenerimento avrebbe come obiettivo la maggiore quantità possibile di rifiuti e che questi abbiano la maggior capacità termica per cui con ampia presenza di plastica, carta, cartone ecc (poco differenziata)(1)”.

Dunque non si capisce a cosa si riferisca in concreto la Relazione Illustrativa del Piano di Aggregazione e Sviluppo Cem/Bea quando parla di “sinergie operative e gestionali necessarie per migliorare le proprie performance”.

IL CONTESTO REGIONALE: SOVRACAPACITA’ IMPIANTISTICA E DISMISSIONE DEI FORNI

La valutazione del piano di fusione non può prescindere, a nostro avviso, dal contesto in cui questa operazione si sta concretizzando. Nei mesi scorsi è stato adottato in Regione Lombardia il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che certifica in modo molto chiaro come vi sia (oggi e, ancor di più, nel prossimo futuro) uno squilibrio tra capacità di incenerimento e quantitativi di rifiuti indifferenziati prodotti nella nostra Regione. Partendo da questa constatazione di fatto, è stato deciso di perseguire la strada della progressiva dismissione degli impianti di incenerimento lombardi, a partire da quelli più vecchi e meno performanti dal punto di vista ambientale, al fine di riallineare la capacità di incenerimento agli effettivi quantitativi di rifiuti indifferenziati prodotti.

Entro giugno 2015 la Giunta Regionale emanerà le linee guida di tale progetto di decommissioning selettivo degli impianti. Proprio per rendere possibile il decommissioning, il Piano Regionale di Gestione Rifiuti ha superato il concetto di autosufficienza provinciale dello smaltimento per passare ad un più razionale principio di autosufficienza regionale. Ad oggi, i candidati più accreditati a rientrare in questo progetto di dismissione sono gli impianti di Desio, Busto Arsizio, Cremona e Parona, come recentemente argomentato da uno studio di Legambiente (2).

GESTIONE RIFIUTI: UN MONDO CHE CAMBIA RAPIDAMENTE

Al di là dei piani regionali, occorre tenere presente che il mondo dei rifiuti è in rapidissima evoluzione: l’aumento delle raccolte differenziate, la diminuzione della produzione dei rifiuti, l’affermazione delle strategie Rifiuti Zero, la progressiva e inesorabile diminuzione degli incentivi statali all’incenerimento stanno determinando una forte competizione tra gli impianti a suon di ribassi dei prezzi. Un grande vantaggio per i cittadini e le amministrazioni locali, ma anche una vera e propria condanna a morte per gli impianti più vecchi, come ha sottolineato recentemente Pietro Colucci, presidente e amministratore delegato di Kinexia ed esperto di waste management: “dei poco più di 50 inceneritori presenti in Italia, ne resteranno una decina seri e di grandi dimensioni, i più piccoli sono destinati a chiudere

In questo contesto il forno di Bea, vecchio e di piccole dimensioni, è il classico vaso di coccio tra vasi di ferro, tanto più che allo stato attuale necessita di un rifacimento (con aumento della capacità di incenerimento fino a circa 90 mila tonnellate) per la cifra esorbitante di 20 milioni di euro.

INCENERIMENTO CONTRO SACCO ROSSO (tariffa puntuale)

Il nostro timore è che le reali motivazioni sottese a questo progetto di aggregazione Bea/Cem siano quelle di salvare l’inceneritore di Desio assicurandogli le 57 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti dai comuni soci di Cem e con esse i relativi introiti, necessari per finanziare nel tempo l’operazione di revamping. A nostro giudizio si tratta di una operazione per mettere in sicurezza il forno e, tramite una sorta di vitalizio a spese dei Comuni Cem, garantirgli lunga e prosperosa vita per i decenni a venire, al riparo dai marosi di un settore sempre più ristretto e aggressivo.

Conseguentemente abbiamo serissimi dubbi sul fatto che la nuova società possa avere un reale interesse ad estendere a tutti i comuni soci la tariffa puntuale (sacco rosso) per arrivare all’80% di raccolta differenziata. E’ semplicemente una questione di numeri: i 280 mila abitanti dei Comuni soci BEA sommati ai 450 mila abitanti dei Comuni soci CEM costituiscono un bacino di 730 mila abitanti. Nei Comuni in cui CEM ha sperimentato la tariffa puntuale si è registrato, oltre all’aumento della raccolta differenziata, anche una significativa riduzione dei rifiuti prodotti. In particolare il rifiuto residuo indifferenziato per abitante/anno è risultato pari a 50 kg (contro una media provinciale sopra i 120 kg), perfettamente in linea con i risultati raggiunti su grande scala, per esempio, dal Consorzio Contarina in provincia di Treviso. Ora, 50 kg per 730 mila abitanti fanno 36.500 tonnellate annue da bruciare, un quantitativo del tutto insufficiente per saturare la capacità dell’inceneritore di Bea (90 mila tonnellate).

Se davvero la nuova società adottasse la tariffa puntuale in tutti i comuni soci (con il conseguente aumento della raccolta differenziata e diminuzione dei rifiuti prodotti), si ritroverebbe sostanzialmente nella situazione in cui si trova Bea oggi e dovrebbe andare sul mercato a reperire altre 50 mila tonnellate per coprire la capacità dell’impianto.
E’ quindi del tutto evidente il conflitto di interessi delle diverse “business unit” di cui parla il sindaco di Vanzaghello. L’intento di estendere la tariffa puntuale è in palese contraddizione con le motivazione di fondo che sottendono – a nostro giudizio – a questo progetto di aggregazione (salvataggio del forno desiano).

INTERESSI E POLITICHE CONTRAPPOSTE
Un altro evidente segnale di interessi confliggenti tra BEA e CEM nelle rispettive politiche dei prezzi applicati ai clienti/soci. Nella nota congiunta emanata dalle due società per confutare la nostra comparazione dei prezzi applicati dalle varie società brianzole, Cem afferma che “i prezzi del solo smaltimento esposti da CEM ai Soci sono calibrati internamente per disincentivare lo smaltimento finale a favore del recupero.” Bea su questo tema specifico non rilascia alcuna dichiarazione; si dice che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina: è del tutto evidente che è suo interesse l’esatto contrario, cioè calibrare internamente i prezzi per disincentivare il recupero a favore dello smaltimento finale. Perché BEA applica un prezzo per il compostaggio della frazione umida spropositato (115 euro) rispetto a quello di mercato (68 euro)? Una quota parte di questo enorme margine va forse a coprire i costi dell’incenerimento dell’indifferenziato, i cui prezzi devono necessariamente rimanere bassi per competere con impianti ben più grandi e moderni? Se così fosse, non si tratterebbe di un calibramento interno dei prezzi che disincentiva il compostaggio dell’umido a favore dello smaltimento dell’indifferenziato? L’esatto opposto di quello che Cem dichiara di fare.

E’ importante notare che, a differenza di CEM, BEA ha in pancia un impianto di incenerimento che per sua natura deve funzionare a pieno regime imponendo forti rigidità nella gestione complessiva dei rifiuti, rigidità che di fatto si contrappongono agli interessi dei Comuni soci. Nella recente storia di Bea vi sono episodi poco rassicuranti: ad esempio, nel 2012 Bea ha proposto ai Comuni soci un contratto di servizio (legato al nuovo piano industriale) con una clausola che vincolava i Comuni stessi a conferire un predeterminato quantitativo di rifiuti indifferenziati da bruciare per un periodo di ben venti anni. Come si può credere che ora abbia davvero interesse ad adottare la tariffa puntuale, aumentare la raccolta differenziata e diminuire alla fonte i rifiuti?

Dato che Bea intende investire 20 milioni di euro per mantenere in vita un impianto vecchio, questo inevitabilmente inciderà in negativo sulle tariffe applicate ai Comuni soci. Ammesso che il revamping riesca, il forno dovrà essere obbligatoriamente alimentato per una ventina d’anni, a regime pieno e costante. E’ per questo che i Comuni soci dovranno garantire un flusso stabile e continuativo di rifiuti da bruciare; diversamente la società dovrà andare a cercare i rifiuti sul mercato, con tutte le difficoltà evidenziate sopra. Nel primo caso i Comuni sarebbero costretti ad abbandonare l’idea della tariffa puntuale, dell’aumento della raccolta differenziata e dei conseguenti benefici economici che ne deriverebbero; nel secondo caso dovrebbero assumersi il rischio finanziario legato alle crescenti difficoltà di reperire rifiuti da bruciare sul mercato per ripagare negli anni l’investimento del revamping.

Per tutte le ragioni sopra esposte, facciamo molta fatica a comprendere quali siano i vantaggi derivanti da questa operazione per i Comuni soci di Cem, che hanno in realtà tutto da perdere e nulla da guadagnare.

LA NOSTRA PROPOSTA ALTERNATIVA: SI ALLA GESTIONE PUBBLICA, SI ALLE AGGREGAZIONI VIRTUOSE, SI AL VERO CICLO INTEGRATO

Siamo stati accusati di essere contrari a priori alla gestione pubblica del ciclo integrato dei rifiuti e alla razionalizzazione degli enti partecipati dal pubblico. Nulla di più falso.
Non siamo affatto contrari alla gestione pubblica dei rifiuti. Consideriamo però profondamente sbagliato parlare di “ciclo” integrato dei rifiuti in presenza di un impianto che incenerisce materia (a fronte di uno scarsissimo recupero di energia). Nel bruciare i rifiuti non c’è nulla di “ciclico”. Si tratta di un processo lineare (estraggo materie prime dall’ambiente, produco oggetti e dopo l’uso li incenerisco) che distrugge risorse invece di riciclarle come madre natura ci insegna. Un processo lineare non più sostenibile in una società con risorse limitate come la nostra. L’unico vero ciclo possibile è quello della strategia Rifiuti Zero (quello cioè che tende al recupero totale dei materiali post consumo mediante la Riduzione, il Riuso, il Riciclo e il Recupero della materia).

Noi siamo assolutamente favorevoli alla creazione di un unico soggetto pubblico che si occupi di tutte le fasi di gestione dei rifiuti finalizzate al recupero di materia, mentre il ricorso alla discarica o all’incenerimento può e deve essere sempre più marginalizzato fino a risultare ininfluente nel giro di pochissimi anni.

Siamo assolutamente favorevoli a vere politiche di riduzione dei costi, efficientamento delle gestioni, aggregazione di società partecipate in un’ottica di spending review. Ma tali aggregazioni devono esprimere una politica industriale coerente con una gestione davvero ciclica e sostenibile dei rifiuti, dal punto di vista ambientale, sanitario ed economico .

In quest’ottica siamo favorevoli all’aggregazione di Cem con altre aziende pubbliche che offrono il suo stesso servizio di raccolta differenziata, per ottenere effetti positivi (economici, operativi, gestionali) dalle economie di scala che ne conseguirebbero. E siamo favorevoli all’aggregazione anche con società pubbliche che gestiscono impianti di trattamento del rifiuto indifferenziato, purché finalizzato al recupero di materia, come la quella Fabbrica dei Materiali fortemente voluta dal Partito Democratico di Reggio Emilia in sostituzione del vecchio inceneritore locale (3). E questo soggetto potrebbe benissimo essere Bea, se solo si decidesse ad abbandonare l’ormai sorpassata politica dell’incenerimento e prendesse in seria considerazione un progetto di riconversione dell’impianto in Fabbrica dei Materiali.

Un soggetto pubblico che derivasse dall’aggregazione delle società partecipate che si occupano di raccolta differenziata e trattamento dell’indifferenziato finalizzato al recupero di materia non avrebbe alcun conflitto di interesse insanabile al proprio interno e potrebbe dare vita a quelle politiche virtuose che nel giro di pochi anni lo porterebbero a gestire il 90/95% dei rifiuti prodotti sul proprio bacino di competenza, con grandi benefici anche per le casse comunali e per i cittadini.

Purtroppo oggi l’aggregazione tra Cem e Bea, così come è stata prospettata, è figlia di una visione politica miope che va nella direzione opposta, perseguendo a tutti i costi il salvataggio di un vecchio impianto che non ha più ragione di esistere, a tutto discapito dei Comuni soci di Cem, che in quest’operazione – lo ripetiamo – hanno tutto da perdere e nulla da guadagnare.

Concludiamo questo nostro appello ad opporsi al progetto di aggregazione tra Cem e Bea, prendendo in prestito ancora una volta le sagge parole del sindaco di Vanzaghello:

“Gli amministratori che ci hanno preceduto negli anni ’70 compirono una scelta coraggiosa e all’avanguardia per l’epoca: anziché scegliere di scavare un buco per seppellire i rifiuti decisero di costruire un impianto che in quegli anni rappresentava un deciso passo avanti dal punto di vista tecnologico.
Non guardarono solo al costo immediato (la discarica sarebbe costata molto meno) ma concepirono un consorzio di realtà locali che si univano per creare una alternativa alla prassi all’epoca più comune (la discarica più o meno controllata).
A distanza di 45 anni siamo di fronte ad una scelta di analoga importanza strategica: quello che scegliamo oggi avrà conseguenze per il territorio e per la qualità della vita dei nostri concittadini almeno per 30 anni.
Con una visione miope e contingente potremmo decidere di proseguire con la tecnica ormai obsoleta dell’incenerimento e allora sarebbe come se i nostri predecessori avessero scelto la discarica.
Con una visione lungimirante e attenta alla totalità dei bisogni e alla salute dei nostri cittadini non possiamo che scegliere la tecnologia innovativa rappresentata dalla Fabbrica dei Materiali. Continueremmo così nella linea di innovazione tecnologica e attenzione all’ambiente che ha caratterizzato queste amministrazioni comunali.
I nostri padri e i nostri predecessori sarebbero sicuramente d’accordo e sicuramente lo sono anche i nostri figli ed i nostri nipoti.”

Grazie per l’attenzione, i migliori saluti.

Gianmarco Corbetta
Consigliere Regionale
MoVimento 5 Stelle Lombardia

(1) http://sipinveruno.altervista.org/joomla/docs/my_docs/nota_5r.pdf
(2) http://lombardia.legambiente.it/contenuti/comunicati/legambiente-presenta-il-dossier-sugli-inceneritori-lombardi
(3) http://www.lafabbricadeimateriali.it/

beabrianzacemincenetritoririfiuti
0

Articoli Correlati

LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ NON PUÒ ESSERE SVENDUTA

Redazione Staff8 Luglio 2025

NO AL MEGA IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Redazione Staff8 Luglio 2025

CENTRODESTRA SMETTA DI FARE DANNI

Redazione Staff16 Giugno 2025

Indice Categorie

  • Ambiente e Protezione Civile
  • Covid-19
  • Sanità e Politiche Sociali
  • Diritti e pari opportunità
  • Legalità e trasparenza
  • Antimafia
  • Cultura e sport
  • Trasporti e infrastrutture
  • Agricoltura, montagna e parchi
  • Lavoro, istruzione e formazione
  • Affari istituzionali
  • Idee in comune

Argomenti Top

  • Ambiente e Protezione Civile (945)
  • Legalità e trasparenza (692)
  • Sanità e Politiche Sociali (690)
  • Territorio, trasporti e infrastrutture (633)
  • Iolanda Nanni (472)
  • Dario Violi (395)

Da Facebook

This message is only visible to admins.
Problem displaying Facebook posts.
Click to show error
Error: Server configuration issue

Il Movimento 5 Stelle

  • Movimento 5 Stelle

Collegamenti Principali

  • Home
  • Chi siamo
  • Contattaci

Riguardo la Tua Privacy

  • Privacy Policy
  • Preferenze dei Cookies

Argomenti Prncipali

  • Ambiente agricoltura e territorio
  • Diritti e pari opportunità
  • Lavoro, istruzione e formazione
  • Legalità e trasparenza
  • Lotta ai privilegi
  • Sanità e Politiche Sociali
  • Territorio, trasporti e infrastrutture
@2021 - www.lombardia5stelle.it. Tutti i diritti riservati. Realizzato da Mediameticamente
Movimento 5 Stelle Lombardia
FacebookInstagramYoutubeEmail
  • Home
  • Chi Siamo
    • I nostri portavoce
      • Nicola Di Marco
      • Paola Pollini
      • Paola Pizzighini
    • Progetti di legge
    • Codice di autoregolamentazione
    • Trasparenza
  • ALERTiamoci
  • Per Argomenti
    • Ambiente & Protezione Civile
    • Sanità & Politiche Sociali
    • Pari opportunità
    • Legalità e trasparenza
    • Antimafia
    • Cultura & sport
    • Trasporti & infrastrutture
    • Agricoltura montagna & parchi
    • Lavoro, istruzione & formazione
    • Affari istituzionali
    • Idee in comune
    • Covid-19
  • Contatti

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nelle .

Panoramica privacy

informazioni sui Cookies sono salvate nel tuo Browser e consentono di riconoscerti al tuo ritorno sul sito e/o aiutarci a capire le sezioni di tuo interesse.

Puoi modificare i settaggi sui Cookies accedendo all'apposita sezione.

Una volta accettato puoi accedere in qualsiasi momento alle opzioni dei Cookies nella sezione "Privacy" alla fine della pagina.

Visualizza la nostra Privacy Policy completa qui

Cookie strettamente necessari

I cookies strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookies stessi.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookies.

Cookie di terze parti

Questo sito utilizza Google Analytics per memorizzare dati di accesso in forma anonima come visitatori, pagine preferite, ecc.

Abilitare questo Cookie ci consente di ottimizzare la tua esperienza di navigazione. Tutti i dati raccolti sono riservati agli amministratori del sito e non verranno mai divulgati. E' possibile modificare le tue preferenze nella apposita sezione del sito.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Cookie Policy

Informativa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali (nel prosieguo, anche GDPR)

I Cookies sono formati da piccole porzioni di codice installate sul browser che aiutano sia il sito che l'utente per la migliore esperienza possibile. Alcuni sono "tecnici" cioè servono puramente per il funzionamento della piattaforma, altri invece hanno finalità differenti. Il consenso per l'installazione varia a seconda della natura dei Cookies.

Quando l’installazione di Cookies avviene in base al consenso, tale consenso può essere revocato liberamente in ogni momento seguendo le istruzioni che variano da browser a browser.

1. Cookies Tecnici
Questa categoria di Cookies salva la sessione dell'Utente e svolge altre attività strettamente necessarie al funzionamento della piattaforma. Includiamo nella categoria tutti quelli che determinano opzioni quali lingua, valuta, orario e statistica interna al sito.

2. Interazioni con i Social Networks
Questo tipo di servizi permette di effettuare interazioni con i social network, direttamente dalle pagine di questo sito.
Le interazioni e le informazioni acquisite sono in ogni caso soggette alle impostazioni privacy dell’Utente relative a ogni social network.
Per esempio:

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc.
Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.
Luogo del trattamento: Stati Uniti. Soggetto aderente al Privacy Shield.

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante “Mi Piace” e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc.
Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.
Luogo del trattamento: Stati Uniti. Soggetto aderente al Privacy Shield.

3. Google Analytics
Google Analytics è un servizio di analisi web fornito da Google Inc. (“Google”). Google utilizza i Dati Personali raccolti allo scopo di tracciare ed esaminare l’utilizzo di questa piattaforma, compilare report e condividerli con gli altri servizi sviluppati da Google.
Google potrebbe utilizzare i Dati Personali per contestualizzare e personalizzare gli annunci del proprio network pubblicitario.
Questa integrazione di Google Analytics rende anonimo il tuo indirizzo IP. L'anonimizzazione dei dati funziona abbreviando, entro i confini degli stati membri dell'Unione Europea o in altri Paesi aderenti all'accordo sullo Spazio Economico Europeo, l'indirizzo IP degli Utenti. Solo in casi eccezionali l'indirizzo IP sarà inviato ai server di Google e abbreviato all'interno degli Stati Uniti. Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Luogo del trattamento: Stati Uniti. Soggetto aderente al Privacy Shield.

Concludendo quanto già descritto, ricordiamo che l'Utente può gestire le proprie preferenze relative ai Cookies direttamente all'interno del proprio browser. Tramite le preferenze del browser è inoltre possibile eliminare i Cookie installati in passato, inclusi i Cookies autorizzati tramite l'esplicito consenso. Invitiamo l'Utente a consultare la guida per la gestione dei Cookies relativa al browser utilizzato (Mozilla Firefox, Chrome, Internet Explorer ecc.).

Con riferimento a Cookies installati da terze parti, l'Utente può inoltre gestire le proprie impostazioni e/o revocare il consenso visitando il relativo sito del titolare del trattamento utilizzando gli strumenti descritti nella privacy policy della terza parte o ancora contattandola direttamente.

Dal momento che l'installazione dei Cookies e di altri sistemi di tracciamento operata da terze parti tramite i servizi utilizzati all'interno di questo sito non può essere tecnicamente controllata dal Titolare, ogni riferimento specifico a Cookie e sistemi di tracciamento installati da terze parti è da considerarsi puramente indicativo. Per ottenere informazioni complete, l’Utente è quindi invitato a consultare la privacy policy delle eventuali terze parti.

Vista la complessità di identificazione delle tecnologie basate sui Cookies, qualora si rendesse necessario ricevere maggiori dettagli relativi all'utilizzo dei Cookies stessi tramite questo sito, l'Utente è invitato a contattarci direttamente all'indirizzo email indicato di seguito.

Titolare e Responsabile del trattamento dei dati

Il Titolare del trattamento è Andrea Fiasconaro, Consigliere Regionale M5S Lombardia con sede presso Via Filzi 22, Palazzo Pirelli, 20124 Milano.

Il Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer-DPO) è il Responsabile della Funzione ICT Compliance, raggiungibile all'indirizzo email info@lombardia5stelle.it a cui l’Utente può scrivere per ogni questione relativa al trattamento dei propri dati personali e per l’esercizio di ogni diritto previsto dal GDPR.

E' possibile modificare le tue preferenze nella apposita sezione del sito.

Per le informazioni relative alla nostra politica in materia di Privacy visualizza la nostra Privacy Policy completa qui