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Nuova interrogazione M5S su discarica amianto a Cava Manara (PV): non ci sono le condizioni di sicurezza.

L’INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) ha recentemente rilasciato un parere tecnico super partes al Comune di Cava Manara e ai Ministeri competenti inerente la sicurezza sul lavoro nonché la sicurezza ambientale afferenti il progetto di discarica di cemento amianto presso il Comune di Cava Manara: detto parere contiene un lungo elenco di criticità con relativa richiesta di modifiche e integrazioni al progetto.

A questo proposito, la Consigliera regionale M5S Iolanda Nanni, dopo aver esaminato detto parere INAIL, ha scoperto, fra le 35 criticità, un nuovo potenziale vincolo ostativo, ancora non emerso, che comporterebbe il rischio che l’amianto percoli nell’acqua per via di filtri potenzialmente inadatti.

Iolanda Nanni dichiara: “Nel parere INAIL, ho scoperto una nuova serie di criticità molto gravi che ho fatto oggetto di una nuova interrogazione regionale e che riguardano sia la sicurezza sul lavoro, sia le carenze del monitoraggio ambientale, sia all’esterno che all’interno dell’impianto, nonché le procedure di gestione dell’amianto e quelle di emergenza in caso di rottura degli imballaggi di amianto, con conseguente rischio di dispersione di fibre di amianto nell’aria e gli evidenti rischi per la salute. Oltre a ciò, ho inserito nell’interrogazione un nuovo potenziale vincolo ostativo, mai rilevato da nessuno sinora, riguarda i filtri a sabbia. Infatti, il rapporto INAIL sostiene che i filtri a sabbia previsti dal progetto sarebbero insufficienti a garantire che l’amianto non percoli nelle acque, con tutte le conseguenze sulla salute che anche un bambino potrebbe immaginare. Le fibre di amianto possono essere estremamente piccole e un semplice filtro a sabbia, come peraltro attesta la stessa INAIL, sarebbe incapace di impedire che percolino nel suolo, tale grave criticità basterebbe a nostro giudizio a rigettare il progetto, cosa che come gruppo Consiliare chiediamo da anni alla Regione di fare.”

“Fra fanghi, amianto, rifiuti, inceneritori, addirittura rifiuti radioattivi, la nostra Provincia è ormai la discarica della Lombardia, bisogna mettere uno stop a questi progetti dall’impatto devastante. Regione ha già approvato un analogo progetto di discarica di amianto a Ferrera Erbognone e abbiamo anche il tragico caso dell’amianto a Broni. Chiediamo che sull’iter di Cava Manara, ancora aperto, Regione Lombardia smetta di fare il maggiordomo degli speculatori e rinsavisca, riconoscendo l’emergenza ambientale e sanitaria della nostra Provincia, e rigetti il progetto con la motivazione delle diverse criticità e vincoli ostativi emersi e da noi puntualmente segnalati a Regione Lombardia”.

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