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Inceneritore di Corteolona (PV), la regione conferma le criticità sollevate dall’interrogazione del M5S

Il progetto di A2A di triplicare l’inceneritore di Corteolona (PV) è attualmente all’esame dell’iter di AIA (Autorizzazione integrata ambientale) della Provincia di Pavia dove il 31 gennaio scorso si è tenuta la Conferenza dei Servizi. Il progetto ha ricevuto, nel 2013, l’autorizzazione regionale alla VIA (Valutazione Impatto Ambientale) ma, allora, non esisteva la legge regionale, entrata in vigore nel 2016 e con effetto retroattivo sui progetti in corso, che ribalta completamente lo scenario e costituisce un vincolo ostativo alla realizzazione di questo assurdo progetto di A2A.

Iolanda Nanni, Capogruppo del M5S Lombardia e prima firmataria dell’interrogazione, dichiara: “Mi aspettavo che, già alla Conferenza dei Servizi, qualcuno facesse valere la nuova legge regionale del 2016 che vieta la costruzione di nuovi inceneritori nell’ambito della Rete Ecologica Regionale. Invece, con mia grande sorpresa, nessuno ne ha parlato! Così il 15 febbraio 2017, ho depositato un’interrogazione regionale in cui facevo presente che la nuova legge regionale 28/2016 vieta la costruzione di nuovi inceneritori all’interno della RER (Rete ecologica regionale) ed ho quindi chiesto a Regione Lombardia di intervenire con un proprio autorevole parere in merito, dato che il 50% del progetto di A2A ricade su terreni rientranti nella Rete Ecologica Regionale. Peraltro, La nuova legge regionale può già essere addotta per rigettare – seduta stante – il progetto di A2A poiché si applica a tutti gli iter in corso, compreso quello del triplicamento dell’inceneritore di Corteolona (PV).”

“Ebbene – continua Nanni – proprio oggi ho ricevuto la risposta di Regione Lombardia che conferma integralmente la mia tesi. Infatti Regione Lombardia scrive:

«Qualora gli interventi risultino completamente all’interno del perimetro dell’installazione, da considerarsi in modo unitario e già autorizzata, la Provincia di Pavia può ritenere applicabile l’eccezione della norma all’intera area del “centro integrato”; tale considerazione non sembra potersi estendere alle due nuove porzioni di terreno ricadenti in corridoio RER e non comprese nell’ambito delle due AIA operanti con riguardo al “centro integrato” esistente A2A Ambiente. Rispetto a queste due porzioni il divieto di localizzazione ex-articolo 11, comma 5, LR 28/2016, risulta a tutti gli effetti operante»

“In parole povere – continua Nanni – l’Assessore Regionale all’ambiente mi ha risposto confermando l’operatività e l’efficacia del divieto. E pertanto il progetto di A2A così com è va senz’altro rigettato senza neanche attendere improbabili esiti di studi sanitari commissionati dalla stessa A2A e condotti in totale assenza di studi epidemiologici su quest’area. A questo punto, il vincolo ostativo della legge regionale costituisce un potente argine all’ampliamento dell’inceneritore, difficilmente aggirabile.”

 

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