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Grandi opere, prima restituite ai lombardi i ponti e le infrastrutture che già ci sono

“La Lombardia ha bisogno come il pane di infrastrutture strategiche, ma no alla TAV e alla Pedemontana, i lombardi non riescono ad attraversare nemmeno i propri ponti che sono chiusi perché rischiano di crollare. Non siamo contro le grandi opere, ma le priorità sono altre”, così Andrea Fiasconaro, capogruppo del M5S Lombardia, interviene sulla mozione sulla TAV presentata in Consiglio regionale.

“Non ha nessun senso impegnare la Lombardia sulle infrastrutture di altre regioni. Per noi è strategico e urgente restituire ai pavesi il ponte della Becca, ai mantovani e cremonesi il ponte di Casalmaggiore e ai bergamaschi il ponte San Michele di Calusco, chiuso da un giorno con l’altro a settembre.

Gli imprenditori e i cittadini hanno bisogno di ponti e infrastrutture, ma la realtà è che i lombardi non possono collegarsi oggi a infrastrutture che già esistono e su certe tratte ferroviarie usano treni diesel di 40 anni fa. È assurdo che il Consiglio regionale discuta di un’infrastruttura del Piemonte.

Siamo assolutamente favorevoli allo sviluppo su acqua, ferro e nei corridoi esistenti della logistica e della movimentazione delle merci, ma il corridoio europeo di cui fa parte la TAV non verrà mai realizzato perché tanti paesi hanno già rinunciato al progetto.

La Lombardia ha bisogno urgente di tante piccole opere sul territorio che oltre a dare lavoro salvaguardano dal dissesto idrogeologico, tema di grande emergenza in questi giorni”, conclude Fiasconaro.

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