Marco Fumagalli Notizie Territorio, trasporti e infrastrutture

Sanità, case popolari, Milano-Meda: i NO della maggioranza che fanno male ai cittadini

Vergognosa bocciatura emendamenti sanità, formalizzata dittatura sanitaria di FI
E’ veramente vergognosa la posizione presa dalla Giunta sugli emendamenti che riguardano la Sanità. Nessun passo verso una sanità più sostenibile è previsto dal Bilancio, con la bocciatura di tutti gli emendamenti, si formalizza ufficialmente la “dittatura Sanitaria” di Forza Italia, che oltre a bocciare emendamenti su esigenze generali si oppone anche a richieste avanzate dalle strutture stesse. La Lega Nord segue in silenzio e con servilismo, la linea dettata dall’assessore Gallera. Non c’è la volontà di dotare i grandi contesti abitativi di defibrillatori, né di compartecipare all’acquisto degli stessi nelle strutture sportive. Vengono vergognosamente bocciate la richiesta a tutela di anziani e disabili, confermando la volontà di non volerli considerare come una risorsa, ma come una possibilità di business sanitario a favore dei privati. Persino la richiesta di fondi per cura e ricerca per i reparti di pediatria, viene follemente bocciata. Nemmeno un euro in più per i padri separati e nessun fondo per le vittime di gravi incidenti sul lavoro. I progetti per il sostegno psicologico ai lavoratori del comparto sanitario, e sociale sono un triste sogno, alla faccia di tutte le belle parole sulla prevenzione dello stress-lavoro correlato. Niente fondi per le “culle per la vita”, né per il sostegno psicologico ai  genitori con figli “malati Oncologici”, al quale non viene concesso neanche un euro per aumentare i fondi per le loro cure dentistiche. E’ stata affrontata con ironia la mozione relativa l’acquisto di peluche per i bambini ricoverati nei reparti di oncologia, richiesto da alcuni professionisti che mirava alla creazione di un percorso di accompagnamento dei bambini malati, che si trovano a vivere la maggior parte del loro tempo all’interno delle strutture sanitarie. Ridicola la discussione che si accende su un emendamento per il michrochip dei gatti, grazie alla quale in un momento di défaillance della maggioranza, passa un emendamento provocatorio da 5000 euro per acquisto di giochi per i bambini malati oncologici, distruggendo ufficialmente il ruolo del Consiglio Regionale sulle tematiche Sanitarie. Un quadro veramente triste che si completa con la bocciature della sperimentazione, dell’Infermiere di famiglia, evidentemente per la Giunta Lombarda Guidata da Gallera-Fontana, non è importante risolvere i problemi, di più e meglio, soprattutto se a risolvere i problemi in emergenza serve il privato”.

Gregorio Mammì – Consigliere Regionale M5S Lombardia

La scure della maggioranza sull’edilizia residenziale
Tutti gli emendamenti M5S al bilancio 2019 sull’edilizia residenziale pubblica sono stati bocciati dalla maggioranza Lega – centrodestra: Gli emendamenti riguardavano il recupero degli alloggi sfitti perché non a norma (solo in Provincia di Milano sono circa 5.000 a fronte di 25.000 nuclei familiari senza alloggio popolare pur avendone diritto), il recupero degli stabili degradati (ad esempio in via Bolla, via Gola, via Mazzantini a Milano), i progetti di rigenerazione urbana, l’estensione del portierato in tutti gli stabili, il contrasto e la prevenzione del degrado e della microcriminalità anche tramite nuovi sistemi di videosorveglianza, il potenziamento degli sportelli all’utenza indispensabili per i soggetti fragili, per contrastare il racket delle occupazioni abusive. E mentre boccia tutto questo, la maggioranza oggi porta in votazione una misura da 16 milioni di euro per azzerare i canoni ALER agli ultrasettantenni (gli inquilini di alloggi comunali non saranno toccati dall’intervento, creando così disparità), questo mentre le case popolari cadono a pezzi e tagliano i fondi o bocciano gli interventi che invertirebbero la rotta. Parliamo di un contesto, soprattutto milanese, in cui gli inquilini sono in pratica prigionieri nei propri alloggi popolari, perché se si allontanano anche solo per pochi giorni per andare a trovare i parenti o per curarsi in ospedale, rischiano al ritorno di trovarsi la porta di casa sfondata e l’alloggio occupato abusivamente! La vera emergenza non è quella dei canoni, che sono già molto bassi, bensì quella del degrado di molti stabili pubblici mal manutenuti nonché l’insufficiente numero di alloggi rispetto alla richiesta! Che dire: con la bocciatura di tutti gli emendamenti M5S e la scure di Lega e centrodestra che cala sul finanziamento all’edilizia residenziale pubblica, oggi il Consiglio regionale ha scritto l’ennesima pagina nera del diritto alla casa in Lombardia.

Nicola Di Marco – Consigliere Regionale M5S Lombardia

No al finanziamento per la Milano-Meda, Fumagalli (M5S): “La Lega non vuole le opere per il territorio”
“Meglio il sogno, o forse sarebbe più corretto dire l’incubo, di una Pedemontana domani, piuttosto che risposte concrete ai cittadini oggi.” Così si espresso il Consiglio Regionale, che in mattinata ha bocciato l’emendamento presentato dal M5S che chiedeva lo stanziamento di 5 milioni di euro per la riqualificazione della Milano-Meda dell’opera, la stessa cifra stanziata per finanziare il Gran Premio di F1 di Monza, ma la proposta è stata respinta dalla maggioranza. È chiaro come Regione Lombardia non abbia nessuna intenzione di riqualificare la superstrada. Insomma i poteri forti, che premono per il completamento della Pedemontana per poter lucrare sulle tariffe autostradali, mal digeriscono la realizzazione di un’opera che vi si pone in parziale concorrenza. La riqualificazione della Milano-Meda è un’opera di semplice e rapida realizzazione dal costo contenuto, previsto in circa 150 milioni. Se la progettazione cominciasse domani, entro il 2023 l’arteria potrebbe contare su di un tangibile miglioramento nella circolazione. Evidentemente la Lega preferisce continuare ad esasperare gli automobilisti, costringendoli ad ore ed ore di traffico quotidiano, con la promessa di un’opera che costerà loro cifre folli, piuttosto che progettare soluzioni immediate. Oggi abbiamo imparato che la Lega è il partito del NO alle opere e alle infrastrutture utili ai cittadini, mentre si conferma il partito del sì allo spreco di risorse pubbliche. Del resto non è una novità: il M5S si batte per la riqualificazione delle strade esistenti, mentre loro vorrebbero il TAV in Piemonte. È chiaro che le priorità politiche della Giunta regionale lombarda sono al totale traino dei poteri finanziari e industriali, mentre i cittadini possono aspettare in coda per fare le visite negli ospedali e gli automobilisti su strade vetuste che necessitano di importanti riqualificazioni. Sicuramente gli elettori si ricorderanno delle priorità delle forze politiche alle prossime elezioni”

Marco Fumagalli – Consigliere Regionale M5S Lombardia

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