Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha abbandonato l’aula del Consiglio regionale nel momento del voto delle nomine di ORAC, l’Organismo regionale anti-corruzione, scegliendo di non partecipare alle votazioni.

 
Monica Forte M5S Lombardia e Presidente Commissione Antimafia, sottolinea come già alla nascita dell’organismo ORAC, esso non soddisfaceva nemmeno i requisiti minimi per un ente di contrasto alla corruzione.
 
La Consigliera motiva inoltre l’uscita del gruppo dichiarando:
ORAC è controllato dalla Giunta regionale, mentre dovrebbe essere indipendente, distinto e distante da chi governa la Lombardia. Dei nove membri due soli sono di nomina delle minoranze, un evidente squilibrio per un’agenzia di verifica su appalti, costi e corruzione in Lombardia.
 
Nella procedura di nomina nessuno dei componenti di ARAC (Agenzia Regionale Anti Corruzione) ha avuto accesso ad ORAC e la possibilità di portare il bagaglio di esperienza in materia di anti-corruzione, in seguito a una sbagliata interpretazione delle norme istitutive dell’ente.
 
E pensiamo a Giovanna Ceribelli, colei che ha scoperchiato lo scandalo che ha portato agli arresti nella sanità lombarda nell’ambito dell’inchiesta Smile.
Una decisione strumentale e incomprensibile che priva l’ente in partenza di professionalità non legate alla politica.
 
Infine i nuovi nominati sono tutti uomini, l’ennesima occasione persa dalla Lombardia di dare un segnale positivo per le pari opportunità uomo donna.
 
A chi ci critica sostenendo che abbiamo bloccato l’ente negli ultimi mesi segnalo che ARAC ha continuato nelle sue attività di denunce, senza subire alcuna battuta d’arresto per l’istituzione di ORAC”.

Articoli Correlati

Redazione Staff

Redazione Staff

Redazione Staff