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BILANCIO 2020-2023: sì alla bonifica del SIN Caffaro

 ?500 mila euro per la bonifica del SIN Caffaro a partire dal 2021.

Ieri in Consiglio Regionale è stato approvato un emendamento a prima firma del Consigliere Dino Alberti per lo stanziamento di 500.000 euro per il SIN Caffaro a partire dal 2021.

“Il SIN Caffaro è un disastro ambientale senza precedenti‼️ Anche se è un sito di interesse nazionale, quindi la competenza diretta per la bonifica è del Ministero dell’Ambiente, occorre che tutti gli Enti facciano la loro parte con il massimo impegno e con la massima disponibilità economica possibile. Per questo ho presentato un emendamento alla legge di bilancio previsionale per il 2020-2022 per chiedere un contributo di 500.000 euro in conto capitale da parte di Regione Lombardia per la bonifica del sito, a partire dal 2021 L’emendamento è stato approvato ieri sera in Consiglio Regionale!”

Questi 500.000 euro si aggiungono ai 70 milioni già previsti dal Ministero. Lo stanziamento regionale previsto con l’emendamento approvato sarà utilizzato per la bonifica del sito, con particolare attenzione ai terreni agricoli ricadenti sia all’interno che all’esterno del perimetro del SIN.

“Con questo emendamento anche Regione Lombardia farà la sua parte, previo aggiornamento dell’Accordo di Programma con il Ministero. Sappiamo infatti, dopo le interlocuzioni con il Ministero stesso, che l’AdP sarà a breve aggiornato e ratificato, così come il Piano operativo di bonifica che darà il via ai primi cantieri sul sedime industriale.

➡️ E non è finita qui: in sede di assestamento di bilancio del luglio prossimo cercherò di anticipare al 2020 i fondi appena stanziati così da non perdere nemmeno un minuto per la bonifica del SIN Caffaro.” conclude Alberti.

Oltre a questo, il consigliere Alberti  ha chiesto la creazione di un Organismo di Composizione delle Crisi da sovra-indebitamento Pubblico chwe è stato però BOCCIATO.

La creazione di un OCC pubblico consentirebbe l’accesso alle procedure previste dalla legge sul sovra-indebitamento, meglio conosciuta “salva suicidi, anche a quella fascia di popolazione non in grado di sostenere i costi per le procedure di esdebitazione.

Intraprendere questo percorso per un piccolo imprenditore in difficoltà o anche per semplici cittadini vittime di usura oggi è molto costoso perché gli OCC sono, salvo qualche virtuoso caso, tutti costituiti dagli Ordini Professionali (Commercialisti e Avvocati) e dalle Camere di Commercio, i quali debbono necessariamente operare in regime di economicità. La legge nazionale consente agli enti locali la creazione di OCC pubblici purché non costituisca maggior oneri per la finanza pubblica.

Alberti spiega:
“Ne ho parlato con l’assessore regionale Caparini, il quale ha dimostrato molto interesse sull’argomento.Per questo motivo quindi ho intenzione di andare avanti e di non arrendermi di fronte a questa bocciatura.

Da tempo è infatti depositata una mia proposta di legge con le stesse finalità.
Da gennaio stresserò il presidente della competente commissione consigliare affinché metta all’ordine del giorno quanto prima la proposta di legge.”

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