Legalità e trasparenza Silvana Carcano

31 dirigenti fantasma: l’esposto di M5S

maroni-31Dimissioni della Giunta Regionale. E’ questa la richiesta tassativa del Movimento 5 Stelle per sciogliere l’intricata vicenda che vede 31 dirigenti regionali in servizio in Regione Lombardia nonostante il concorso al quale hanno partecipato sia stato annullato dalla Magistratura. 

Sia il Tar, nel 2009, che il Consiglio di Stato confermavano l’annullamento del concorso per omessa pubblicazione del bando nella gazzetta Ufficiale: quegli incarichi prestigiosi erano stati affidati a uomini e donne, vicini a Comunione e Liberazione, assunti in segreto in barba a ogni procedura e risultavano fantasmi amministrativi.

E’ dal 2012 che i 5 stelle cercano di ripristinare lo stato di diritto e il rispetto per le sentenze della Magistratura scontrandosi con una classe politica che tenacemente rifiuta la legalità. Il 17 settembre di quell’anno il senatore del movimento Vito Crimi, insieme al consigliere comunale Mattia Calise e a Enrico De Alessandri, un dipendente di Regione Lombardia che ha sollevato il caso, presentavano denuncia alla Procura della Corte dei Conti della Lombardia per danno erariale per “illecito arricchimento senza valido titolo” e “retribuzioni pubbliche non dovute”. La Regione Lombardia tacque.

Nel dicembre 2013 una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Lombardia che chiedeva la rimozione immediata dei dirigenti assunti illegittimamente. Nulla da fare: il consiglio boccia la mozione, Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Lista Maroni e Lega Nord hanno votano per mantenere l’illegalità mentre il Partito democratico e Lista Civica Ambrosoli si astengono, e i dirigenti illegittimi rimangono saldamente al loro posto. Cinque di loro ottengono un aumento della retribuzione.

M5S decide di depositare, il 24 febbraio scorso, un ulteriore Esposto Denuncia alla Procura della Corte dei Conti della Lombardia per danni erariali. Lo firmano Vito Crimi, la consigliere regionale Silvana Carcano e De Alessandri. Contestualmente inviano una lettera al presidente della Lombardia Maroni: c’è scritto, in tono formale, dimissioni per tutta la Giunta. Anche questa volta non riceveranno risposta.

Il caso su “Il Sole 24 ore” del 7 marzo 2014.

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