Agricoltura, montagna e parchi Ambiente e Protezione Civile Giampietro Maccabiani

Vogliono le moto nei boschi: M5S dice no!

motoMartedì 8 Aprile in Consiglio regionale si voterà il progetto di legge 124, che se diventerà norma regionale avrà effetti devastanti sui nostri boschi, la cui bellezza diventerà un ricordo.

I partiti di maggioranza continuano a parlare di “no al consumo di suolo”, “tutela dell’ambiente”, ma immancabilmente fanno l’esatto opposto. Questa legge, se lo diventerà, permetterà alle moto di correre indisturbate per sentieri, mulattiere, pascoli, provocando enormi danni alla flora e alla fauna, e incrementando l’inquinamento dell’aria e acustico. La maggioranza intende valorizzare i nostri boschi permettendo alle moto da enduro di farci quello che vogliono, intende incrementare il turismo mostrando ai visitatori centauri che sfrecciano nei boschi, magari schiacciando lungo il tragitto qualche animale o qualche pianticella.

Il progetto di legge nasceva con questa sconcertante finalità, a cui il MoVimento 5 Stelle da subito si è opposto, chiedendo l’immediato ritiro dello stesso. Ma in commissione, grazie all’iniziativa del piddino Tomasi, è stato addirittura peggiorato, perché si è andati con successivi emendamenti a toccare la tutela e trasformazione del bosco e le trasformazioni d’uso del suolo. Infatti con questa legge non saranno più previste compensazioni ambientali per opere pubbliche e di “pubblica utilità” (cioè??) in montagna e i comuni potranno autorizzare, a propria libera scelta, la cementificazione del terreno, dove prima era richiesta l’autorizzazione della provincia o degli enti gestori dei parchi; in questo modo un comune può fare ciò che vuole di quello che oggi è prato. In commissione abbiamo cercato con emendamenti di porre rimedio a questa situazione, ma tutto ci è stato bocciato.

E’ una porcata senza precedenti  e chi la voterà si assumerà la responsabilità delle conseguenze che ricadranno sui nostri boschi e sul nostro territorio. Non ci aspettiamo purtroppo granché, perché non sarebbe altro che la continuazione dell’opera di demolizione del territorio lombardo che Lega e PDL (e derivati) stanno attuando da 20 anni. Invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore il nostro ambiente e le associazioni che numerose hanno espresso la loro contrarietà al progetto di legge a organizzare un presidio di protesta martedì mattina 8 aprile davanti al Pirellone, per far sentire anche la loro voce agli altri consiglieri regionali!

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