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In viaggio sulla Cassanese: 15.000 TIR al giorno nel centro di Segrate

La “Cassanese” è il tratto della Strada Provinciale 103 che va da Segrate alle porte di Milano. Una colata di cemento che divide in due la città di Segrate e che porta nel centro del paese circa 15.000 tir ogni giorno (video), rendendo un inferno la quotidianità degli abitanti. Un muro di rumore e inquinamento che dal 1997 sta portando all’esasperazione tutta la popolazione, che per mancanza di sicurezza è costretta sempre ad usare l’auto, anche per portare  i figli nelle vicine scuole.

Come si sente nel video il livello del rumore è insostenibile: la Cassanese è a tutti gli effetti un’autostrada che attraversa un centro cittadino. Un’arteria che essendo stata dichiarata nel 2014 di “classe D” , può raggiungere i 70 decibel diurni e 60 notturni, come i valori in vigore sulle vecchie autostrade.

La situazione attuale è il risultato di anni di amministrazione comunale, provinciale e regionale che ha fatto solo gli interessi delle lobby del cemento coinvolte nelle nuove grandi infrastrutture legate a Expo 2015, come la Bre.Be.Mi, la nuova autostrada che unirà Milano, Bergamo e Brescia e che verrà inaugurata dal Presidente Maroni il prossimo 23 luglio.

Ma la Bre.Be.Mi è già il nuovo incubo dei segratesi. L’autostrada infatti terminerà proprio all’imbocco della Provinciale 103, incrementando ulteriormente il traffico veicolare, quindi il rumore assordante e i livelli di inquinamento.

Come ci ha raccontato il Presidente del Comitato Antirumore Cassanese Ugo Azzini i cittadini di Segrate sono stati completamente ignorati e abbandonati. A Pioltello, paese confinante con Segrate, il Sindaco ha ottenuto l’interramento della provinciale, a Segrate invece sono state rifiutate perfino le richieste di installazione di barriere anti-rumore.

M5S Lombardia, che è da sempre schierato contro queste grandi opere, che muovono grandi giri d’affari a scapito della salute dei cittadini, non lascerà a combattere da soli gli abitanti di Segrate, offrendo tutto il sostegno politico alla loro sacrosanta battaglia nelle sedi istituzionali, in Regione e in Parlamento.

 

 

 

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