In data 20/10/2014 è stata convocata, presso la Sala Giunta del Comune di Varese, la Commissione Tutela Ambientale, con l’obiettivo specifico di fare il punto sulle condizioni del Lago di Varese e sulle azioni da prevedere per il suo recupero e la sua tutela. Cominciamo col sottolineare che all’incontro, sebbene non notato, erano presenti 10 persone del MoVimento 5 Stelle, tra eletti a vario livello ed attivisti (tra tutti, Paola Macchi, Consigliere Regionale, e Roberto Cenci, esperto ambientale e autore di varie pubblicazioni e studi proprio sul nostro lago, delegato ad intervenire in Assemblea dal Consigliere Francesco Cammarata, anch’egli presente).

Il dubbio che la riunione si possa rivelare puramente formale e attendista ci assale immediatamente, alla prima domanda di Nicoletti: “Quando potremo tornare a fare il bagno al lago? Avrete letto anche sui mezzi d’informazione…”. Mezzi di informazione, questo è il solo interesse. E’, però, qualche sorrisino tra l’Assessore Clerici e membri della maggioranza a convincerci immediatamente che la riunione sarà, invece, inutile: l’interesse sulla qualità del Lago di Varese non c’è (l’apoteosi è stata l’abbandono dell’aula da parte dello stesso assessore Clerici, dopo poco, a dimostrazione di tutto il disinteresse sul tema).

I presenti a nome di Provincia, Arpa e ASL, cominciano un excursus sulla condizione del lago a partire quasi dalla costruzione delle palafitte di Biandronno, derubricando 50 anni di fallimenti politici ed occultamenti industriali come puri tentativi di contrastare il fato. Oltre metà dell’incontro va via così, erano cose che sapevano praticamente tutti (forse non gli esponenti della maggioranza. Va riconosciuto).

Dopo questo lunghissimo preambolo, va in scena un piccolo teatro dell’assurdo, in cui la palla delle responsabilità salta da una parte all’altra del tavolo senza fermarsi in alcun punto. Il gioco della seggiola, vedremo chi resterà in piedi.

Fosse per i presenti del MoVimento 5 Stelle, rimarrebbero in piedi tutti, perché questo teatrino si è sviluppato dopo una semplice domanda del nostro Prof. Roberto Cenci: “Come cittadino della strada ho letto, ho sentito, ho visto e qui è stato ripetuto più volte che il lago è gravemente malato, sono stati spesi molti milioni di euro negli ultimi anni senza ottenere alcun risultato, oggi cosa pensate di fare per riportare in salute il lago?”

I comuni rivieraschi si sono lamentati dell’assenza costante del Comune di Varese alle riunioni dell’Osservatorio del Lago (ma alcuni scolmatori non vengono sfiorati e quindi puliti da 20 anni, colpa del fato). Il Comune di Varese passa la palla alla Provincia con un’abile finta “Sono solo un Presidente di Commissione, ma incontreremo la Nuova Provincia con il Sindaco e ci attiveremo”. Sempre che l’assessore Clerici non abbia un importante aperitivo che lo distragga ancora

Una puntatina d’obbligo sul classico “Sdoppiamento delle Fogne e del Collettore”, che ha visto vari presenti annuire con tanto di boccuccia a cul-de-poule.

Un piccolo risveglio con brivido lungo la schiena alle parole dell’Ing. Romeo, tecnico di area UDC, che stima l’impresa in 18-20 milioni di euro, finanziabile eventualmente con fondi europei. Come se la pioggia di milioni degli ultimi decenni fosse servita a riqualificare il lago…

Alla biologa ASL Tettamanzi viene rivolta una semplice domanda: “Il pesce del lago si può mangiare?”. Risposta: “In realtà… NON LO SAPPIAMO (sic). Sappiamo che le alghe sono POTENZIALMENTE tossiche, non TOSSICHE, quindi, forse, …”

ARPA ci rivela, invece, di 6 campagne di monitoraggio annue che dimostrano come la qualità delle acque dal 2000 non sia cambiata (sulla qualità di queste campionature avremmo molto da dire, dato che un attivista M5S presente in sala le ha seguite in diretta).

Quella che è andata in scena, insomma, è stata la quintessenza dell’inconcludenza teatrale della più classica politica italiana.

Rivolgiamo un saluto al Consigliere Comunale di Bardello, l’unico oltre a noi con “Lo Sguardo”, gli occhi, preoccupati, che ci ha avvicinato immediatamente dopo la seduta, per un comune sospiro di sconforto.

Il MoVimento 5 Stelle, più pragmaticamente, ha depositato da tempo una mozione urgente sul “Risanamento Lago di Varese”, completa ed esaustiva, con tanto di indicazioni precise di intervento, dopo una ulteriore mozione (respinta dalla maggioranza) in merito ad una tariffazione del servizio idrico cittadino più equa e sostenibile, sulla scorta del mantra “Acqua Bene Comune”.

Se lunedì eravamo in 10, alla prossima saremo in 20. Alla successiva in 50, e così via sino al presidio.

Noi non ci stiamo più, rivogliamo il nostro lago. E lo riavremo.

MoVimento 5 Stelle Varese.