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Le mani di Salvini sulla sanità lombarda

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Per il MoVimento 5 Stelle la bufera che si sta abbattendo sulla sanità lombarda non è una novità, ma l’esito naturale della gestione politica e mai meritocratica di un sistema che muove quasi 18 miliardi di euro e milioni di potenziali voti, lasciando l’interesse del cittadino in fondo alla scala delle priorità.

Come emerso da un servizio de L’espresso, tra le carte delle inchiesta sugli appalti Expo è comparso un documento che certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, non solo la spartizione politica delle poltrone della sanità, ma anche l’indice di gradimento e “fedeltà politica” dei manager nei confronti di un determinato leader di partito.

Ebbene, la gente in Lombardia ha votato Maroni ma a comandare è Matteo Salvini. E’ lui che, sulla scacchiera lombarda, ha posizionato negli ospedali il maggior numero di dirigenti “affiliati”. A quanto pare ben 10 in confronto al misero unico ospedale che batte bandiera maroniana (in totale 20 ospedali sono della Lega, 24 del Pdl e uno del Pd). Adepti che, come emerso da annotazioni rinvenute nei documenti – racconta l’Espresso – venivano classificati in base al grado di “disponibilità” verso il partito, “fedelissimi”, “bravi”, “cani sciolti” o “pessimi”.

Uno scandalo nello scandalo, visto che tredici di questi manager super privilegiati percepiscono retribuzione più bonus da Regione Lombardia e contemporaneamente la pensione dell’Inps, raggiungendo cifre che si aggirano intorno ai 300 mila euro l’anno in totale.

Per il MoVimento 5 Stelle “questa” politica deve uscire definitivamente dalla sanità, un servizio primario per i cittadini che non può subire l’ingerenza dei partiti. Salvini fa la vergine della nuova politica ma questa vicenda dimostra che il cancro leghista infesta il sistema sanitario lombardo da decenni!

Merito e competenza dovrebbero essere gli unici criteri con cui scegliere le persone alle guida degli ospedali, un obiettivo che il M5S persegue da quando è entrato nelle istituzioni, come dimostra il progetto di legge che abbiamo presentato a fine 2013 sulle nomine dei direttori sanità. Ora, dopo questo ennesimo scandalo, esigiamo venga preso seriamente in considerazione.

I portavoce del M5S Lombardia

 

 

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