Ambiente e Protezione Civile Expo Legalità e trasparenza Silvana Carcano

Paga chi inquina: le bonifiche di Expo non sono a carico dei cittadini!

Il gruppo di lavoro del Movimento 5 Stelle Lombardia impegnato sul tema del “Dopo Expo”, in particolare sulle bonifiche, ha fatto centro! Per circa 8 mesi abbiamo chiesto documenti tramite accesso agli atti,  studiato tutte le carte ricevute, abbiamo fatto audizioni e interrogazioni per avere risposte istituzionali alle nostre domande: eppure niente, anche Arexpo e Regione non parevano interessati a sciogliere i nostri dubbi e la nebbia rimaneva fitta.

Sono o non sono stati bonificati i terreni Expo? E se sono stati bonificati, chi ha pagato o pagherà per quelle bonifiche? Visto che la legge parla chiaro, “chi inquina paga“! Dunque i proprietari privati iniziali, Fondazione Fiera e Cabassi in particolar modo, hanno bonificato i terreni prima di venderli ad Arexpo? Il peccato originale di Expo su chi sta ricadendo? E, infine, e soprattutto, i cittadini sono stati tutelati o qualcuno, zitto zitto, ha messo, o vuole ancora mettere, le mani nelle loro tasche?

Ora, grazie alla nostra tenacia, alla disciplina allo studio, la nebbia è stata diradata. Settimana scorsa, dopo aver studiato gli ultimi dati arrivati, per noi il quadro era definitivamente chiaro: ci sono costi aggiuntivi di bonifiche ambientali dei terreni Expo per circa 18 milioni di euro, e nell’incontro di giovedì scorso con l’ingegner Molaioni, responsabile dei lavori dei cantieri di Expo 2015, pur con la riserva di fare ulteriori verifiche all’interno della società Expo, abbiamo avuto conferma dei nostri ragionamenti. Ora, se nessuna forza politica si fosse presa la briga di studiare per l’interesse dei cittadini, rischiavamo che quei soldi venissero chiesti ai contribuenti. Invece i costi aggiuntivi devono essere sostenuti dai privati e dagli ex proprietari di quei terreni!

A questi soggetti devono essere addebitati, sia  i 6 mln di euro stimati da MM (non tutti trattenuti negli atti di compravendita), sia gli ulteriori 18 mln di euro circa di costi aggiuntivi emersi durante i lavori di cantiere e provati da numerosi atti ufficiali, come gli atti di sottomissione di CMC e Mantovani, società vincitrici rispettivamente degli appalti “rimozione delle interferenze” e “realizzazione piastra”, e sia i costi di bonifica, di cui attendiamo ancora una quantificazione,  che saranno necessari alla fine dell’evento espositivo per rendere  parte di quei terreni a destinazione d’uso residenziale e verde.

Ora Expo porterà in consiglio d’amministrazione il tema delle bonifiche, grazie al nostro lavoro e alla nostra insistenza. La questione su cui continueremo ad essere pressanti è la tempistica entro la quale Expo attiverà la richiesta di rimborso ad Arexpo per permettere a quest’ultima di rivalersi nei confronti dei proprietari iniziali. Inoltre chiederemo al Ministro Martina, che ha delega in tema Expo e dopo Expo e che tanto si sta adoperando affinché quelle aree non tornino al degrado, di riceverci per mostrargli tutti quei passaggi documentali e necessari affinché quei milioni di euro vengano pagati dai privati e non dai contribuenti italiani.

Questo è quanto ha compreso un gruppo di persone, attivisti a 5 stelle, in maniera totalmente gratuita, impegnandosi dopo la loro giornata lavorativa, animate solo da buona volontà, desiderio di messa a disposizione e condivisione delle loro competenze, senso di responsabilità verso un amato e gravemente ferito Paese. Solo questa unione e caparbietà nel raggiungimento dell’obiettivo, tra attivisti e portavoce, ha portato a questo importantissimo risultato. Quando si dice che l’unione fa la forza, beh, si sottintende che la partecipazione attiva allora fa la forza al quadrato. Anzi, fa veder le stelle!

I portavoce del M5S Lombardia

 

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