Gianmarco Corbetta

Caos riforma sanità: salviamo i nostri ospedali, salviamo la nostra salute

La riforma della sanità passata lo scorso agosto in Coniglio Regionale sta per rivoluzionare in peggio la rete degli ospedali della Brianza ovest (Desio – Seregno – Carate – Giussano) che  sono da anni un punto di riferimento per i cittadini. L’intento è quello di separare l’ospedale di Desio da quelli di Seregno, Giussano e Carate Brianza, che verrebbero accorpati all’ospedale di Vimercate, e unirlo al S. Gerardo di Monza.

Questa decisione, puramente politica, avrà delle conseguenze enormi sulla vita delle persone. Non solo l’ospedale di Desio, sarà destinato inesorabilmente a diventare una succursale svuotata dell’ospedale di Monza, ma gli abitanti di tutti i comuni del seregnese dovranno giocoforza essere ricoverati nella lontanissima Vimercate, almeno per le malattie importanti del cuore, per quelle del cervello e dei reni  (né Giussano né Carate sono dotate di una stroke unit per la cura dell’ictus, una nefrologia con la dialisi e una vera urologia).  Peccato che per arrivare a Vimercate si impiegano in media 40 minuti, un’eternità nei casi di emergenza!

Inoltre, dato che tra questi comuni e Vimercate non esiste alcun collegamento con i mezzi pubblici, come faranno le persone senza auto, specialmente gli anziani, a recarsi così lontano?

Questa decisione non ha alcun senso, se non politico. A maggior ragione se si guardano i dati sui flussi che mostrano come su 1.211 malati di cuore provenienti dai comuni del territorio di Seregno nel 2014, solo l’ 1%  si è fatto ricoverare a Vimercate.

Qual è la logica di questa decisione? Cosa si nasconde dietro questa strategia? È quello che si chiede anche il Comitato Ovest Brianza, un gruppo di cittadini che conosce il territorio e che non ci sta ad accettare questa decisione così lontana dalle esigenze di questa parte di Brianza. Per questo ha promosso un’azione politica nei consigli comunali del territorio, un Ordine del giorno (già passato all’unanimità a Nova Milanese e Bovisio Masciago) intitolato “Salviamo i nostri ospedali”.

Originariamente la riforma sanitaria lombarda prevedeva l’accorpamento dell’ospedale di Vimercate con il S. Gerardo di Monza, ma tutti i sindaci piddini del vimercatese hanno alzato la voce contro questa ipotesi (che avrebbe penalizzato il loro ospedale), tanto che il capogruppo del Pd in Regione, Enrico Brambilla (ex sindaco di Vimercate), si è prontamente attivato per “cambiare le carte in tavola” all’ultimo minuto utile: così ora l’ospedale di Vimercate è salvo, ma a discapito di tutta la Brianza Ovest che subirà enormi disagi e una perdita di offerta sanitaria notevole.

Sia chiaro, noi non siamo come il Partito Democratico. Non facciamo manovre politiche per salvare il nostro orticello elettorale e scaricare i problemi sui cittadini di altri territori. Per questo facciamo nostre le ragioni della protesta del Comitato, ma riteniamo che la soluzione più equilibrata per tutti i cittadini della Brianza (vimercatesi, desiani, seregnesi, monzesi…) sia quella di mantenere l’attuale impostazione con Desio e Vimercate insieme e il San Gerardo di per sé.

Il comparto sociosanitario non dovrebbe essere terreno di caccia della politica come per il Pd, e non dovrebbe essere nemmeno un settore in cui fare riforme azzardate e senza un minimo di criterio (come per la Lega e il centrodestra regionale), ma un patrimonio della collettività da tutelare e valorizzare!

Gianmarco Corbetta – Consigliere Regionale M5S Lombardia

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