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Regione cancella i diritti degli animali: con il nuovo Pdl balzo indietro di 25 anni

Questa settima è passato in commissione Sanità , con il solo voto contrario del Movimento 5 Stelle Lombardia, il progetto di legge “Tutela degli animali da affezione e prevenzione al randagismo” che cancella i diritti degli animali d’affezione. Come sottolineato in un duro comunicato di ENPA, LAV e Collina dei Conigli, le tre associazioni presenti nella consulta regionale, e successivamente da una nota dell’UGDA, il Comitato Ufficio Garante Diritti Animali, il percorso legislativo di Regione Lombardia in tema di prevenzione e gestione del fenomeno del randagismo e tutela degli animali di affezione non solo si interrompe ma “rischia di riportare la Lombardia indietro di 25 anni, visto che la normativa sulla tutela degli animali, risalente al 2006, arrivava già con 15 anni di ritardo rispetto alla legge nazionale, la 281/91.”

In sostanza nel nuovo testo proposto dalla maggioranza, passato in commissione anche grazie all’astensione del Pd, vengono stralciate dalla vigente legge regionale 33/2009 tutta una serie di prescrizioni e compiti che prima erano chiaramente indicati in legge, lasciando di fatto un vuoto normativo molto pericoloso. In particolare sono stati cancellati dalla legge: l’obbligo di apertura al pubblico dei canili; un intero articolo sul riconoscimento delle colonie feline; significative competenze attribuite alle ATS per gli interventi di profilassi, diagnosi e terapia su cani ricoverati e gatti liberi, così come per gli interventi di pronto soccorso di cani vaganti e gatti liberi ritrovati feriti o gravemente malati; la clausola valutativa, ossia lo strumento di specifica rendicontazione sull’uso dei finanziamenti stanziati in relazione alla valutazione dei risultati ottenuti.

“E’ tristissimo dover vedere ancora una volta ignorati , non solo i progetti di legge presentati, anche dal Movimento 5 stelle sull’argomento, ma soprattutto il parere di cittadini e associazioni che si battono da anni per i diritti degli animali e che stanno protestando giustamente su questa decisione presa arbitrariamente dalla maggioranza, e sottolineo da tutti i gruppi politici di maggioranza, che hanno votato a favore, in commissione, su questo progetto di legge che fa tornare indietro di decenni Regione lombardia“, dichiara la portavoce del M5S Paola Macchi, “e ci fa davvero indignare leggere dichiarazioni di consiglieri di maggioranza che si dicono ” critici ” su questo pdl che poteva essere discusso e approfondito in commissione e che invece e’ stato, come al solito, calato dall’alto preconfezionato e che rimanda tutto ad un futuro Regolamento che e’ ben diverso da una legge. Dove erano loro mentre votavano a favore, con il Pd che si asteneva, e solo noi a batterci contro tutto questo? La domanda che viene spontanea è perché è stata fatta questa operazione di svuotamento di una legge esistente? Che la giunta voglia destinare ad altro uso i fondi per il randagismo, lasciando le Associazioni che si occupano quotidianamente degli animali randagi senza riferimenti legislativi su molte questioni vitali. Ribadiamo il nostro NO a questa legge, proveremo comunque a presentare emendamenti che ripristinano e vanno ad integrare e migliorare la legge precedente, ma è inutile che la maggioranza provi a prenderci in giro, non basteranno degli ordini del giorno a risistemare le cose, e cittadini e associazioni animaliste lo sanno benissimo, il mail bombing in corso da tutta Italia dovrebbe far riflettere Maroni”.

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