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Cameron di Voghera: mozione urgente del M5S per salvare 160 lavoratori

La vertenza Cameron Italy di Voghera (PV) riguarda la sorte di 160 lavoratori occupati nei due stabilimenti di Voghera (154 lavoratori della Grove e 6 della consociata Ledeen) per i quali, dal 16 settembre 2016, è scattata la procedura di mobiità, giustificata dall’azienda con la necessità di far fronte alla crisi del mercato petrolifero e al calo dei fatturati. La vertenza è tutt’ora oggetto di un Tavolo istituito presso il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), al quale partecipa anche Regione Lombardia, mediante ARIFL (Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro).

La Consigliera Regionale M5S Iolanda Nanni, prima firmataria della mozione urgente, dichiara: “Nell’ambito dell’audizione svoltasi in Commissione Attività Produttive il 13 ottobre scorso, avevo anticipato che il M5S avrebbe presentato una mozione urgente alla prima Aula utile del Consiglio Regionale per impegnare la Giunta Maroni a mettere in campo tutti gli strumenti per la positiva risoluzione della vertenza.”

“Oggi ho mantenuto la parola e, dopo aver condiviso la mozione con la consigliera comunale M5S di Voghera ed il gruppo M5S Voghera, l’ho depositata in Aula affinchè venga discussa nella giornata odierna. Nella mozione, chiediamo l’impegno della Giunta a valutare la sottoscrizione di un Accordo di Competività, così come previsto dalla legge regionale, che consentirebbe all’azienda di usufruire di finanziamenti pubblici, a fronte della garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali e di investimenti certi sul territorio nel medio-lungo periodo. Inoltre, nella mozione chiediamo alla Regione di trasmettere entro il 3 novembre 2016 i dati aggiornati sul sistema locale del lavoro, valutando la candidatura di Voghera fra le “aree di crisi non complesse”, cioè aree di crisi che possono beneficiare di particolari agevolazioni e finanziamenti ministeriali, in modo da offrire un ulteriore concreto aiuto alla vertenza Cameron.”

“Infine – continua Nanni – tramite i parlamentari M5S, stiamo preparando anche un’interrogazione in Unione Europea ed una risoluzione parlamentare per attenzionare il caso dei lavoratori della Cameron presso il Governo e l’Europa. La vertenza Cameron, infatti, è nata, oltre che dalla crisi del settore oil/energy, anche da una possibile speculazione economica a seguito della fusione societaria con la multinazionale americana Schlumberger, colosso mondiale dell’energia. Tali operazioni di fusione fra mega-multinazionali spesso possono mascherare processi di acquisizione ed assorbimento di potenziali concorrenti, rilevandone al contempo know how, brevetti, tecnologie, quote di mercato e svuotandone gli stabilimenti che, spesso, vengono poi delocalizzati altrove, laddove la manodopera ha costi più bassi. Vogliamo che sia fatta chiarezza anche su questi passaggi, dato che, ad oggi, la multinazionale non ha ancora dichiarato espressamente quale sarà il destino dei due storici stabilimenti di Voghera.”

“Spero – conclude Nanni – che tutte le forze politiche convergano su questa mozione, che, nel corso della mattinata, è già sottoscritta anche dal Presidente di Patto Civico con Ambrosoli, l’Avv. Bruni, e dal consigliere regionale PD Giuseppe Villani. Se verrà approvata, sarà un primo passo concreto di Regione Lombardia per la risoluzione della vertenza. Il territorio pavese, già da anni fanalino di coda per tasso di disoccupazione in Lombardia, non può assolutamente permettersi che una crisi aziendale sfoci nel licenziamento di ben 160 lavoratori, con tutti gli impatti devastanti che ciò avrebbe a livello di indotto e di tenuta del tessuto economico e sociale”.

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