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Stop alla centrale a olio di Cavernago (BG), question time del M5S Lombardia

Stop alla centrale elettrica a olio vegetale grezzo di Cavernago. E’ questa la richiesta del consigliere regionale del M5S Lombardia Dario Violi che ha presentato un question time che sarà discusso dal Consiglio regionale martedì prossimo.
“A Cavernago, come in buona parte della bergamasca, la qualità dell’aria è pessima e la centrale a olio non deve essere riattivata, il camino è a pochi metri dalle case”, spiega Violi, che punta il dito sull’iter ambiguo di autorizzazione delle attività dell’impianto.
Il tira e molla sulle concessioni va avanti da tre anni, afferma il consigliere regionale.
“Nel 2014 la Provincia, dopo diverse segnalazioni dei residenti, ha fermato l’attività della centrale a causa dell’emissioni di inquinanti non conformi alla legge. La ditta SDL (che gestisce il sito) ha presentato una istanza alla Provincia per una variante nel piano di abbattimento delle polveri. Sei mesi fa, dopo il ricorso del Comune al Consiglio dei ministri, è intervento il Governo e si è trovato un accordo tra Comune e società per la riattivazione della centrale che prevedeva il rispetto di tutta una serie di prescrizioni.
SDL non ha mai provveduto a fare i lavori previsti dalle prescrizioni e come se niente fosse ha presentato una nuova istanza alla Provincia per l’installazione di un filtro che non faceva parte degli accordi e non è autorizzato dalle tabelle regionali. Ora la Provincia ha chiesto alla Regione se può approvare la richiesta in deroga alle tabelle regionali”.
“Spesso le istituzioni non si fanno problemi a chiedere di fermare stufe o auto ai cittadini per ridurre le emissioni, mentre quando hanno la possibilità di incidere non esitano a concedere deroghe. Il rispetto dei limiti di emissioni tossiche e della salute dei cittadini è prioritario e il nostro question time chiede che Regione Lombardia respinga, senza indugi, la richiesta della Provincia di permettere l’installazione di un filtro non conforme all’accordo approvato dinnanzi al Governo e previsto dalle linee guida di Regione Lombardia”, conclude Violi.

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