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Besta, a rischio la dignità di decine di lavoratori

La scelta è tra il licenziamento o una paga oraria di 3,50 euro. Regione Lombardia tramite Arca (centrale di acquisti) ha assegnato per un valore di circa11 milioni di euro i servizi di reception, centralino e vigilanza di svariate strutture lombarde.

Tra queste l’Istituto di Ricerca Neurologica Besta dove 16 lavoratori impiegati nell’appalto sono stati messi di fronte ad una scelta dal finale comunque tragico: o accettare una paga di 3,50 euro l’ora (circa il 30% in meno rispetto alle condizioni economiche precedenti) oppure il licenziamento.

Temiamo che questa situazione si ripeterà negli ospedali e nelle altre strutture nel milanese e nelle restanti undici province lombarde coinvolgendo centinaia di lavoratori.

Se queste sono le linee programmatiche su cui continuerà a muoversi Giulio Gallera, riconfermato assessore al Welfare (Sanità), sarebbe meglio che il Presidente Fontana ripensasse da subito seriamente all’assegnazione del fondamentale incarico, scelta che mette in serio pericolo non solo le condizioni di lavoro di centinaia di lombardi ma anche il regolare svolgimento del servizio sanitario.

La situazione deve essere apparsa talmente grave anche alle strutture regionali, che il responsabile del procedimento ha in data 28 marzo annullato l’appalto in autotutela. Le motivazioni alla base del provvedimento di autotutela non sono tuttavia molto chiare e tra l’altro i posti di lavoro nella sanità lombarda sembrano contraddistinti da precarietà e condizioni retributive al ribasso. Viste le allarmanti notizie sulla qualità del servizio sanitario a guadagnarci da questa situazione è esclusivamente il privato.

Al fine di avere chiarimenti sulla vicenda e sui possibili preoccupanti sviluppi futuri, presenteremo sia una richiesta di accesso agli atti che un’interrogazione a risposta immediata nel primo consiglio regionale utile.

I consiglieri regionali M5S
Marco Fumagalli, Gregorio Mammì e Luigi Piccirillo.

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