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Pozzo d’Adda: l’Assessore aggiusta il bando. Esposto per turbativa d’asta del M5S

Turbativa d’asta, è quanto contestano i portavoce comunali del Movimento Cinque Stelle di Pozzo d’Adda all’Assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche Giovanili. L’esposto è  stato presentato oggi dalla consigliera comunale Valentina Viviani e dal consigliere Regionale Massimo De Rosa presso la Procura di Milano, al Comando dei Carabinieri di Pozzo d’Adda e l’Autorità Anticorruzione.

 I fatti. Il 10 aprile il comune di Pozzo d’Adda apre un bando pubblico per l’affidamento in gestione del campo da calcio a 11 e degli impianti correlati. Il 12 maggio, giorno di chiusura del bando, un referente di una società partecipante porta a conoscenza della consigliera Viviani uno scambio di mail fra l’Assessore del comune e un’altra società partecipante. “Ciao ho tardato un po’, ma non sono riuscita prima di così. Guarda tutto ma soprattutto le attività proposte per gli over 65 che ho integrato un pochino”, di seguito allegata la compilazione del bando. “Appena venuta a conoscenza dei fatti, vista la gravità della situazione e  in qualità di pubblico ufficiale, d’accordo con il collega consigliere Andrea Villa abbiamo ritenuto doveroso segnalare la situazione al Segretario comunale, al Sindaco, al Vice-Sindaco e all’Assessore allo Sport” racconta Valentina Viviani.  Dopo diversi solleciti arriva finalmente la risposta del comune che sospende la gara in via tutelativa e informa di voler chiedere un parere legale sulla vicenda. Il 24 maggio la questione viene discussa in maniera sommaria in seduta consigliare, occasione durante la quale il comportamento dell’Assessore viene fortemente minimizzato. Non solo, non viene rilasciato alcun parere legale in merito all’intera vicenda. “Da quel giorno, nonostante ulteriori sollecitazioni nulla si è più mosso” racconta Viviani: “Pertanto grazie all’appoggio del consigliere regionale Massimo De Rosa, abbiamo avviato l’iter finalizzato a portare i fatti a conoscenza dell’autorità competente”.

 Il coinvolgimento del consigliere Regionale De Rosa non è casuale. Lo scandalo infatti potrebbe superare i confini di Pozzo d’Adda e allargarsi fino a raggiungere gli uffici di Regione Lombardia. “L’assessore la cui mail avrebbe favorito un soggetto in gara piuttosto che un altro, ricopre infatti un ruolo molto importante anche all’interno degli uffici del Consiglio regionale, nel servizio legislativo e commissioni” denuncia De Rosa. “Viste le sue competenze, la persona in questione non poteva ignorare la gravità di ciò che stava facendo. Per questo motivo intendiamo portare la questione alla luce del consiglio Regionale interrogando la commissione competente in merito all’opportunità e ai meccanismi di tutela che la giunta intende prendere in considerazione, al fine di tutelare la correttezza e la trasparenza dei concorsi e dei bandi pubblici” annuncia il portavoce pentastellato. “Questo tipo di comportamenti è quanto di più compromettente possa esserci per la credibilità delle Istituzioni agli occhi dei cittadini. Questa volta si è trattato dell’assegnazione di un campo da calcio comunale, ma la prassi potrebbe tranquillamente essere la stessa per l’appalto di una grande opera o di un bando sulla sanità. In questo senso le Istituzioni come Regione Lombardia hanno il dovere di intervenire a tutela dei cittadini”conclude De Rosa.

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