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Salta il progetto di una manifestazione contro le mafie in piazza a Cantù. M5S: “Occasione persa”

Non ci sarà nessuna manifestazione in piazza Garibaldi per ribadire che Cantù non è una città omertosa.

Desta perplessità la prima decisione adottata dalla neonata Consulta sulla Permanente sulla Sicurezza Urbana e sulla Legalità, l’Osservatorio nominato qualche giorno fa in Comune che resterà in carica fino alle prossime elezioni.

L’idea era quella di organizzare una manifestazione in prossimità della Giornata Nazionale delle Vittime di Mafia. Erano già state individuate data e ora, sabato 23 marzo nel primo pomeriggio, per permettere anche agli studenti di partecipare. Ma la Consulta ha espresso parere negativo invitando l’Amministrazione a rinunciare.

Sulla decisione finale dell’Osservatorio, avrebbe pesato la previsione di una scarsa partecipazione all’iniziativa e il conseguente timore di esprimere un messaggio controproducente.

“Apprendiamo dai giornali la notizia che è saltato il progetto di una manifestazione in piazza a Cantù – commenta Monica Forte, Presidente della Commissione Antimafia, Anticorruzione, Legalità e Trasparenza di Regione Lombardia – Questo francamente ci dispiace parecchio perché se anche fosse stata l’unica azione di questa neonata Consulta sulla Sicurezza che praticamente con un ritardo di due anni ha fatto la sua prima riunione e che andrà a scadenza a breve, sarebbe stato un segnale piuttosto considerevole per la città di Cantù. E francamente ne sarebbe valsa la pena”.

L’importanza di una manifestazione pubblica, anche alla luce delle recenti udienze del processo sulla ‘ndrangheta canturina, avrebbe lanciato un segnale importante.

“Comprendo poco le preoccupazioni in merito al rischio di una scarsa partecipazione – sottolinea Monica Forte – La Consulta è composta non soltanto da rappresentanti dell’Amministrazione ma anche da vari soggetti
di associazioni locali: con un po’ di buona volontà e con due settimane di tempo a disposizione, la manifestazione si sarebbe potuta organizzare. Non stiamo parlando di un concerto in cui bisogna fare i conti con la preoccupazione di avere il sold-out. Se in piazza fossero state presenti anche solo dieci persone, avrebbe comunque dato l’immagine di una parte della città di Cantù che si ribella a questa situazione. E l’eventuale scarsa partecipazione ci avrebbe raccontato le difficoltà di questo territorio ad alzare la testa e a elaborare un fenomeno ormai conclamato”.

La Presidente della Commissione Antimafia critica le valutazioni della Consulta di Cantù.

“E comunque non sarei stata così pessimista e disfattista. Credevo nella partecipazione, ne sono convinta vista la risposta della città durante l’incontro sulla ‘ndrangheta che abbiamo fatto a Cantù dove c’era un pubblico di quasi 300 persone. Per prima io e credo anche molti dei miei commissari della Commissione Antimafia saremmo scesi in piazza con convinzione ed entusiasmo. Trovo che annullare la manifestazione dopo averla annunciata sia stato un segnale doppiamente negativo”.

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