Con la notizia del passaggio della maggioranza ad ASTM si compie la triste parabola di un’opera insostenibile e il cortocircuito del sovranismo della destra di Meloni e Salvini.
Qualche mese fa, alla notizia di una possibile svendita, avevamo sfidato Regione Lombardia a farsi personalmente carico di un’opera, rivelatasi insostenibile come abbiamo sostenuto fin dalle sue fasi progettuali, sulla quale sono state investite ingenti somme di denaro pubblico. Almeno l’opera sarebbe rimasta in mano alle istituzioni pubbliche, quindi ai cittadini che tanto hanno pagato per realizzarla.
Prendiamo atto che Regione abbia constatato il proprio fallimento, riconoscendo l’insostenibilità dell’opera al punto di disfarsene. Ci chiediamo però come sia possibile che con il centrodestra finisca sempre alla stessa maniera, ovvero con un’impresa privata che, dopo anni di sacrifici e sprechi di denaro pubblico, arriva ad impossessarsi di ciò che dovrebbe essere proprietà dei lombardi.
Ecco servito il sovranismo in salsa Salvini-Meloni-Fontana, ai quali oggi chiediamo almeno siano date garanzie sul futuro costo dei pedaggi, già per altro salatissimi, della Tangenziale esterna.

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