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Rho-Monza, portavoce regionali cacciati da Palazzo Lombardia

foto 4Ancora oggi  la giunta regionale ha mostrato la sua arroganza intimando che i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle venissero accompagnati fuori da Palazzo Lombardia dalla sicurezza.

Questa mattina, contestualmente ad una manifestazione di cittadini a Palazzo Lombardia che chiede l’interramento della Rho Monza, i portavoce Silvana Carcano, Stefano Buffagni e Giampietro Maccabiani hanno chiesto di assistere ai lavori della Giunta regionale per ascoltare direttamente dagli amministratori pubblici lombardi il dibattito e le eventuali decisioni relative all’interramento della Rho-Monza.

Il consiglio regionale aveva chiesto e approvato una mozione che chiedeva l’interramento dell’infrastruttura mentre la Giunta, nelle delibere successivamente adottate, ha lavorato in direzione esattamente opposta a quanto deciso dall’organismo che rappresenta i cittadini.

Nei giorni scorsi era stata inoltrata alla segreteria della giunta una richiesta formale di assistere ai lavori della Giunta alla quale non è mai stato risposto per iscritto.

I consiglieri regionali raggiunto il tredicesimo piano, dopo la richiesta di spegnere la telecamera, accompagnati dalla sicurezza, si sono visti sbarrare l’accesso alla sala dove si stavano svolgendo i lavori della Giunta. Alla gentile richiesta di quale norma precisa vietasse di assistere ai lavori, che esiste,  nessuno dei presenti, compreso il segretario generale Andrea Gibelli, è stato in grado di rispondere.

Il segretario generale ha addirittura intimato alla sicurezza un seccato “accompagnateli fuori immediatamente!”.

I Consiglieri regionali di MoVimento 5 Stelle, per non creare difficoltà al personale della sicurezza che ha svolto con diligenza il proprio lavoro, hanno abbandonato il palazzo “pubblico”.

Per i portavoce del MoVimento 5 Stelle “Negare l’ascolto dei lavori della giunta su un tema così delicato e sentito dal territorio come la Rho Monza  a dei rappresentanti istituzionali eletti democraticamente è un atto ferocemente antidemocratico.

Sarà nostra premura lavorare per la cancellazione di qualunque impedimento ai rappresentanti dei cittadini di partecipazione ai lavori della Regione. Spetta infatti ai consiglieri regionali verificare che la giunta rispetti gli indirizzi politici votati dal consiglio e oggi questo lavoro di verifica ci è stato di fatto impedito”.

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