Iolanda Nanni Legalità e trasparenza Pavia

Vittoria sul caso della Certosa di Pavia: ora il Demanio ci dia i documenti!

Certosino AAFinalmente si chiude un capitolo amaro della pubblica amministrazione che a gennaio 2014 e nei mesi a seguire negò più volte l’accesso agli atti alla consigliera regionale M5S Iolanda Nanni che stava svolgendo alcuni approfondimenti sullo stato di degrado della Certosa di Pavia al fine di promuovere il recupero e la valorizzazione di uno dei gioielli architettonici più belli del nostro Paese.

Iolanda Nanni dichiara: “E’ da gennaio 2014 che ho protocollato una serie di accessi agli atti all’Agenzia lombarda del Demanio per ottenere – invano – una serie di documenti sulla Certosa di Pavia che mi sono stati negati con le più fantasiose motivazioni, come ad esempio, quella che io – rappresentante istituzionale eletta in Regione Lombardia dai cittadini – non fossi un “soggetto legittimato” ad accedere e ottenere copia di atti pubblici, peraltro non secretati. Leggi qui: https://www.lombardia5stelle.it/2014/01/14/demanio-niente-atti-sulla-certosa-di-pavia-al-movimento-5-stelle/. Trovandomi di fronte a un vero e proprio muro di gomma, mi sono rivolta prima al Difensore Regionale e poi alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma, a quest’ultima con una nota del 29 aprile 2014 finalizzata ad ottenere copia dei documenti richiesti, stante il fatto che il Demanio si rifiutava di ottemperare a una mia legittima istanza. Con lettera del 1 agosto 2014 della Presidenza del Consiglio dei Ministri (leggi qui la lettera integrale), il Presidente della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, riconosce la legittimità delle mie istanze e ammonisce il Demanio come segue, decretando: “Pertanto, premesso quanto sopra, ad avviso della Commissione, codesta Agenzia del Demanio appare tenuta a dover fornire al Consigliere regionale istante, alla luce del principio di leale cooperazione istituzionale, tutte le informazioni e i documenti richiesti, a prescindere dai limiti stabiliti dalla L. 241/90 che non trovano applicazione nel caso di specie, inerente una richiesta di documentazione rivolta da soggetto pubblico ad un’altra amministrazione”. Ora attendo fiduciosa i documenti richiesti. Chi la dura, la vince!”

Articoli Correlati

CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO E’ UNA PRIORITA’

Redazione Staff

LOTTA ALLA CRIMINALITA’: PIU’ FORMAZIONE NELLA PA

Redazione Staff

‘Ndrangheta, decine di arresti a Como. Erba: «Serve un tavolo di confronto provinciale. La battaglia per la legalità va combattuta ogni giorno»

Carolina Russo De Cerame