“L’indagine conoscitiva su Stamina si è conclusa senza sottolineare le grosse responsabilità politiche avute sia dal governo che da regione lombardia. Per questo il nostro voto è stato contrario”, così Paola Macchi, consigliere regionale di M5S Lombardia commenta l’approvazione della Commissione Sanità della relazione e le conclusioni delle indagini conoscitive su Stamina portate avanti negli scorsi mesi.
“I pazienti – continua – sono i grandi dimenticati dalla bagarre politica. Sono tutte persone con malattie degenerative senza speranza, che sono state illuse e che ora si trovano compressi fra sentenze contraddittorie e tira e molla giuridici, non si occupa nessuno. Abbiamo cercato di sottolineare, nel corso di tutta l’indagine della Commissione, quali sono le grandi responsabilità etiche di Regione Lombardia nella vicenda, uno dei primi due infusi a Brescia nel 2011 è stato l’allora Direttore vicario alla sanità, Luca Merlino, che ha anche rilasciato nel maggio2013 un’intervista trasmessa dalle Iene a livello nazionale in cui sosteneva l’efficacia avuta su di lui dalle infusioni ricevute, dichiarazioni mai smentite da nessun medico o dall’assessorato alla salute lombardo”.
Macchi approfondisce: “E’ logico che una cura compassionevole somministrata in una prestigiosa struttura pubblica, nella regione di cui viene decantata l’eccellenza sanitaria e per di più provata addirittura da uno dei massimi dirigenti regionali della sanità che ne dichiara pubblicamente gli effetti positivi, induca i pazienti “comuni” a fidarsi. Se a questo aggiungiamo che a livello nazionale erano già stati stanziati tre milioni di euro con il Decreto Balduzzi, per far partire la sperimentazione e che l’assessore Mantovani si era dichiarato molto soddisfatto della cosa, possiamo capire che quelle che ora vengono chiamate illusioni erano in realta’ messaggi inequivocabili da parte dei politici”.
“Ora si cerca di ribaltare tutto, scaricando responsabilità dalla Regione e dimenticandosi che chi ne fa veramente le spese sono i pazienti, cittadini che hanno pensato di potersi fidare delle istituzioni e che ora dalle istituzioni sono completamente abbandonati. Come Movimento 5 stelle abbiamo chiesto che vengano affiancati da un medico super partes che possa, ovviamente solo nel caso venisse autorizzata l’infusione, seguire i pazienti prima , durante e dopo la cura per verificarne le condizioni e le evoluzioni in positivo o negativo. La pressione psicologica a cui sono sottoposti i pazienti e le loro famiglie è terribile e la Regione se ne lava le mani “.
Paola Macchi
Portavoce consigliere alla regione Lombardia MoVimento. 5stelle