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Vitalizi: dopo l’emendamento del M5S stop ai doppi benefici

Iniziano a liberarsi le poltrone occupate dagli ex politici e politici che percepiscono sia uno stipendio pubblico che il vitalizio regionale dalla Lombardia, e il merito e del MoVimento 5 Stelle. E’ una doppia vittoria nella partita contro i privilegi della casta, perché non solo la legge sul taglio dei vitalizi degli ex-consiglieri regionali è andata in porto grazie alla costante pressione dei nostri portavoce ma, grazie a un emendamento presentato dal consigliere M5S Stefano Buffagni, gli ex-consiglieri che hanno un incarico in un ente pubblico, che percepiscono quindi una doppia “remunerazione”, dovranno scegliere quale emolumento ricevere.

Così Mario Capanna, ex leader del Movimento studentesco, ha già rassegnato le dimissioni da presidente del Corecom Umbria scegliendo di continuare a percepire solo il vitalizio regionale. Ora toccherà ad altri importanti nominati politici. Tra gli ex consiglieri regionali individuati: Benito Benedini, presidente di Fondazione Fiera, Giovanni Bordoni (Confservizi Cispel), Emidio Isacchini (Aler Brescia), Riccardo Marchioro (Consiglio di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde), Alessandro Moneta (Fondazione San Matteo di Pavia), Alessandro Folli (Consorzio Villoresi), Alberto Guglielmo (Fondazione Besta) e Agostino Agostinelli (Parco Adda Nord).

Pensavano di continuare a dormire sui loro privilegi ma il Movimento 5 Stelle li ha risvegliati. Non è tollerabile che il vitalizio, che è già un privilegio ignobile, si sommi uno stipendio pubblico. Era una beffa per tutti i cittadini costretti a pagare due volte.

Il sogno di una Lombardia senza privilegi né privilegiati sta iniziando a essere realtà.

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