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Il bilancio più facile del mondo

Chi di noi ha un minimo di dimestichezza con quello che può essere definito un bilancio, sia esso il bilancio familiare o il bilancio della ditta per cui lavora, sa bene che c’è una regola universale di buon senso da tenere sempre ben presente quando “si fa un bilancio”, e cioè che si può spendere fino al limite delle proprie possibilità, e quindi prima si fanno i conti con le entrate che si hanno a disposizione, e poi si programmano le spese che si possono sostenere di conseguenza. Prima quindi ci si dovrebbe preoccupare della parte entrata, poi della spesa.

C’è un luogo invece dove si va al contrario, cioè prima si decide quanto spendere, e poi fatta la somma si riporta l’importo che ne esce su una casellina dell’entrata. C’è un luogo dove le regole del bilancio sostenibile e della spending review non esistono, perché posso spendere quanto voglio, devo solo poi preoccuparmi che qualcun altro mi dia le risorse necessarie, dietro mia semplice richiesta.

Questo luogo è il Consiglio Regionale della Lombardia, e quel “qualcun altro” che trasferisce i denari (pubblici) è la Giunta Regionale della Lombardia.

SatelliteIn questo luogo questa procedura pare essere la più naturale possibile, infatti è scritta nero su bianco sulle leggi e sui regolamenti, quindi nulla di illegale, e ci mancherebbe, ma crediamo sia corretto informare i cittadini lombardi sulla realtà dei fatti, su come funzionano le cose in questo Consiglio Regionale, e vorremmo anche dare alle cose il loro proprio nome, e quindi non dovremmo chiamare questo documento “bilancio”, ma “lista della spesa”. Perché questo è.

Mentre fuori da qui, i Comuni soffocano piano piano, con i trasferimenti da Stato e Regione ormai prossimi allo zero, e i sindaci praticamente obbligati ad aumentare le tasse e vessare i contribuenti sempre più esasperati. Aggiungiamoci poi che per portare a termine questa complicatissima operazione contabile, il Consiglio Regionale non può fare a meno di un dirigente ben pagato e di una struttura che lo supporti.

Questo è lo stato dei fatti e di questo vogliamo informare i cittadini.

Volendo andare poi ad approfondire le voci di cui è composto questo bilancio, non dobbiamo fare grossi sforzi e ce ne basta una per esprimere tutta la nostra contrarietà: VERSAMENTO ALLA GIUNTA DI PARTE DEI PROVENTI DELLA CAFFETTERIA PER FONDO DI SOLIDARIETA’, che ammonta alla cifra stellare di Euro 10.000! Davvero un grande sforzo di solidarietà da parte dei consiglieri regionali, che invece di seguire il nostro esempio, accusandoci di “fare elemosina” perché restituiamo come consiglieri più della metà dei nostri stipendi alla collettività, riescono a racimolare in un anno questa enorme somma di denaro. Ma son tempi di crisi, anche per i consiglieri evidentemente, che avranno probabilmente rinunciato a qualche caffè. E come biasimarli?

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