
PdL e FI intenti a guardarsi l’ombelico: i problemi dei lombardi sono altri
Dopo la spaccatura del PdL, il clima in Regione è surreale tanta è la concentrazione del centro-destra nello spartire equamente poltrone e posti di potere e nel gestire mal di pancia. Non si sente altro che parlare di falchi, falchetti e colombe, ed è tutto uno snocciolare di numeri e cifre che, nei prossimi giorni, andranno ad equilibrare la presenza degli uni e degli altri negli organismi regionali, dall’ufficio di presidenza in giù.
E mentre la Lombardia è senza lavoro, le famiglie non arrivano a fine mese e il Maggioranza che sostiene Maroni traballa i politici fanno la conta delle poltrone, coltivano il loro orticello e calcolano inutilmente percentuali di voti solo presunti.
E’ uno spettacolo, e uno sperpero di energie a cui francamente avremmo preferito non assistere e ci auguriamo che le formazioni, che di nuovo non hanno nemmeno il nome, tornino al più presto a fare in Regione quello per cui sono state elette dai cittadini e cioè governare.
La crisi richiede risposte efficaci e rapide e le continue distrazioni di Pdl versus FI, della Lega che andrà a congresso e del PD dilaniato dalle correnti, certo non aiutano la politica regionale lombarda a mettersi finalmente al passo con le esigenze dei cittadini.
Paola Macchi, consigliere M5S Lombardia