Dopo due interrogazioni in Regione Lombardia e due articolati interventi in audizione in Commissione Sanità, il M5S ha presentato al Senato un’interrogazione (scarica qui) al Governo con richiesta di intervento sulla delicata situazione della Fondazione Salvatore Maugeri (FSM), Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico operante in 21 sedi in diverse regioni e con 3.817 dipendenti.
Il Senatore M5S Luigi Gaetti, primo firmatario dell’interrogazione dichiara: “I conti della Fondazione sono traballanti ormai da qualche anno per quanto riguarda la gestione finanziaria e patrimoniale, come dimostrano anche le vicende giudiziarie in cui Fondazione Maugeri è invischiata. La parte di bilancio che riguarda la funzione assistenziale, invece, è addirittura redditizia. Vale a dire che le difficoltà della Fondazione non dipendono certo dalle spese correnti per il personale o dall’eccedenza dello stesso.”
Alla faccia di questa evidenza, tuttavia, Fondazione Maugeri ha approvato nel Consiglio di Amministrazione di inizio luglio 2014 una delibera che “sancisce il passaggio per tutti i lavoratori dipendenti dal contratto di sanità pubblica a quello di sanità privata…con conseguenti tagli alle retribuzioni ed ai diritti acquisiti…per un importo di circa 21 milioni di euro l’anno”.
“In altre parole – continua Gaetti – si agisce seguendo la ormai consueta logica dei tagli lineari senza distinguere i settori di bilancio virtuosi da quelli viziosi, anzi in questo caso alleggerendo i primi e non i secondi. A perderci non sarebbero solo i lavoratori, ma anche la qualità del servizio che l’Istituto, seppur privato, eroga per il Sistema Sanitario Nazionale in cambio di ingenti finanziamenti pubblici.”
Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S in Lombardia, dichiara: “Troviamo inaccettabile la reticenza della Direzione Generale della Fondazione nel fornire dati certi e inequivocabili sui conti del bilancio previsionale 2014 e di voler procedere in maniera unilaterale a una conversione contrattuale penalizzante per tutti i lavoratori senza neppure avere un piano industriale. Troviamo inaccettabile l’immobilismo delle forze politiche al Governo della Regione Lombardia e la posizione “pilatesca” assunta dall’Assessore Regionale alla Salute Mario Mantovani in risposta alla nostra interrogazione. Abbiamo quindi deciso di portare la questione in Parlamento per avere risposte chiare dai Ministri (Salute, MIUR e Lavoro) competenti che non possono mettere la testa sotto la sabbia di fronte a questa palese ingiustizia nei confronti dei lavoratori. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Governo sul monitoraggio del sistema dei controlli adottato dalle Regioni, in particolare dalla Lombardia, sui bilanci delle Fondazioni private che vivono principalmente di finanziamenti pubblici e che erogano servizi pubblici essenziali alla popolazione, soprattutto dopo i gravi scandali giudiziari che hanno investito questi Istituti. Regione Lombardia ha la responsabilità di controllare i bilanci di Fondazione Maugeri e fare su di essi delle osservazioni correttive nel caso in cui sia in pericolo la continuità gestionale dell’azienda. Ill M5S si chiede perché la Regione, per mezzo delle Asl, a cui è stato delegato il sistema di monitoraggio dei bilanci, non si sia espressa sui bilanci della Fondazione, deficitari già dal 2011; il Governo ha a sua volta il dovere di intervenire a fronte delle crticità nella certificazione della continuità aziendale per il 2014 di Fondazione Maugeri.”
I senatori 5 stelle chiedono quindi al Governo come intenda intervenire sia sui bilanci stessi di FSM, tenendo conto della natura finanziaria e patrimoniale del problema, sia sul sistema di monitoraggio dei bilanci delle istituzioni private finanziate dal settore pubblico. Potrebbe essere risolutivo togliere la delega per il controllo dei conti alle Asl e trasferire questo onere direttamente a Regione Lombardia, dotata di maggiori competenze e risorse in merito. Di certo vi è che i lavoratori non possono diventare gli anelli sacrificali per una problema di gestione finanziaria e patrimoniale della Fondazione che la Regione avrebbe dovuto contenere con tempismo ed estrema attenzione.