Dario Violi Notizie Territorio, trasporti e infrastrutture

Fusione Orio-Montichiari, si è perso inutilmente un anno.

La coerenza non è tra le qualità dei politici bergamaschi. Più di un anno fa la fusione imminente tra Orio è Malpensa è stata spinta con grande entusiasmo da tutti i politici del nostro territorio e si sono spesi circa 300.000 mila euro per uno studio di fattibilità. Siamo stati gli unici a opporci chiedendo, nell’interesse dei bergamaschi, di evitare che il nostro aeroporto fosse fagocitato dagli aeroporti milanesi. Oggi tutta la politica bergamasca guarda a est e sembra essere entusiasta per l’ipotesi di fusione tra Orio e Montichiari, anche nell’ottica di rilanciare lo scalo bresciano. Siamo ben oltre il limite del ridicolo, hanno perso un anno, capacità di trattativa e denaro e, dopo il nulla di fatto con Milano, cercano di rimettere insieme i cocci. La realtà è che potrebbe essere troppo tardi: il ricorso presentato da Sacbo contro la concessione senza gara dello scalo bresciano all’aeroporto di Verona è stato ritirato e i bergamaschi hanno perso una leva importante nella trattativa. Se sarà fusione con Montichiari sarà a caro prezzo. Se potevamo essere protagonisti dell’operazione, ora rischiamo di subirla. E’ imminente l’elezione del nuovo CdA di Orio. Ci aspettiamo che chi ha sbagliato completamente strategia non si ricandidi e che il futuro del nostro sistema aeroportuale sia costruito sulla base di una pianificazione coerente che tenga in considerazione le ricadute economiche, la tutela dell’ambiente, l’offerta di servizi ai cittadini e la tutela dei lavoratori del nostro scalo. Non mi pare che fino ad oggi i politici bergamaschi e gli amministratori di Sacbo abbiano agito nell’interesse del territorio.

Dario Violi – Consigliere regionale del M5S Lombardia

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