Il Consiglio Comunale di Legnano deve essere sciolto e i cittadini devono tornare alle urne. A chiedere un intervento al Difensore Civico regionale è il Movimento 5 Stelle con una lettera firmata dal consigliere regionale Gregorio Mammì inviata oggi.
Per i portavoce del M5S il Comune “si trova nell’impossibilità di riunirsi ed è quindi esautorato dei propri poteri come previsto dal regolamento del consiglio”. Proprio per questo è necessario “affrontare la mancanza del numero legale necessario a garantire il regolare svolgimento delle funzioni” del Consiglio comunale.
Gregorio Mammì dichiara: “I consigli comunali vengono sciolti nel caso di dimissioni di oltre la metà dei consiglieri che è quello che è successo a Legnano, guidata da una maggioranza di centro destra che non c’è più.
Chiediamo al difensore civico regionale, Carlo Lio, nell’ambito delle sue funzioni, di attivarsi presso il Prefetto di Milano, il dottor Renato Saccone, perché si agisca rapidamente nell’interesse dei cittadini con lo scioglimento del consiglio. L’interessamento della Regione Lombardia potrebbe aiutare a rendere più rapido l’iter per tornare a elezioni.
I cittadini devono poter tornare al voto al più presto e restituire a Legnano un’amministrazione capace e legittimata a svolgere le proprie funzioni. Fin qui il Comune è stato guidato da politici preoccupati solo di litigare per le poltrone con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Sono convinto che le competenze che il legislatore ha affidato al difensore civico regionale in caso di surroga sono applicabili a casi ordinari e non a quello straordinario di Legnano nel quale non si deve parlare di impossibilità nell’approvazione di un atto fondamentale obbligatorio per legge ma proprio di impossibilità che l’assemblea sia legittimata a svolgere le proprie funzioni venendo a mancare il numero di consiglieri minimo per un problema che è tutto politico.
L’intervento di una surroga da parte dell’eventuale commissario ad acta nominato dal difensore civico andrebbe sostanzialmente a risolvere un problema politico interno alla maggioranza che nulla a a che vedere con le competenze affidate al difensore civico stesso. Quella che generalmente si chiama “stampella politica” sarebbe introdotta con un atto tecnico che andrebbe a forza in modo totalmente inopportuno e, a nostro avviso anche non legittimo, una situazione di semplicissima lettura tecnica che porta al commissariamento del Comune.
Questo mi sembra più un disperato tentativo di una maggioranza che sa di non avere speranze e prova l’ultima carta della disperazione pur di rimanere aggrappata alla poltrona.
Un altro atto di irresponsabilità di questa giunta che, dopo quello della nomina dell’assessore Lazzarini contro la volontà dello stesso partito del Sindaco Fratus, rischia di innescare un susseguirsi di ricorsi che potrebbe davvero mettere la città in grossa difficoltà, altro che il commissario”.
Il deputato Riccardo Olgiati dichiara: “Mi auguro una rapida composizione della vicenda”.