Lancini si dimetta. Stop all’affarismo leghista
Il sindaco leghista di Adro Oscar Lancini è finito agli arresti domiciliari perché accusato di falso in atto pubblico, di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e di turbata libertà degli incanti. Con lui è ai domiciliari l’assessore leghista ai Lavori pubblici Giovanna Frusca e un totale di 24 persone.
Non possiamo che ricordare le lezioni di legalità che ci impartiva la Lega Nord contro i partiti della Prima Repubblica con lo slogan “Roma ladrona”. Al contrario sembra proprio che la Lega si sia adattata a quell’affarismo e a quella mala gestione, gli stessi che hanno depredato il Paese di risorse pubbliche per anni e ha distrutto la Pubblica Amministrazione.
Suona francamente fuori luogo la solidarietà espressa al sindaco a tutti i livelli dal suo partito. Confidiamo in una pronta definizione della vicenda nell’interesse del bene pubblico da tutelare e restiamo in attesa delle dimissioni del primo cittadino.
Giampietro Maccabiani, consigliere regionale M5S Lombardia