La sentenza del 4 dicembre della Corte di giustizia dell’Unione europea, in merito alla causa C-196/13 fra Commissione UE ed Italia, ha condannato l’Italia a 40 milioni di euro di sanzione forfettaria iniziale per non avere dato esecuzione a una sentenza della Corte del 2007 che ha constatato l’inadempimento alle direttive sui rifiuti.
Dall’analisi del DEF e della legge di stabilità, riteniamo di poter affermare, con certezza, che non sono stati stanziati fondi specifici a questo scopo e, di conseguenza, il 4 giugno scadranno i primi sei mesi, senza aver ottemperato agli obblighi previsti, ciò comporterà un ulteriore sanzione di 42.800.000 euro, destinata a ripetersi per ogni semestre di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie.
Nel merito, il Movimento Cinquestelle ha presentato un esposto alla Corte dei Conti, per danno erariale, nei confronti dei diversi presidenti del Consiglio ed i ministri dell’ambiente facenti funzione all’epoca dei fatti ed i sindaci e presidenti delle regioni pro-tempore che hanno amministrato i territori dove sono ubicate le discariche oggetto della sentenza della Corte di Giustizia europea.
Lo stesso Ministro Galletti ha affermato: ”Non è lo Stato che prende le multe, la responsabilità è in capo a Regioni e Comuni e sono loro che pagheranno. Nessuno pensi che quelle Regioni che hanno fatto gli impianti e si sono adeguate paghino anche per quelle che non lo hanno fatto”.
Per evitare di incorrere in ulteriori sanzioni pecuniarie la Lombardia deve portare a termine la messa in sicurezza e/o la bonifica delle discariche oggetto della sentenza entro il 2 giugno 2015 e fornirne prova alla Commissione Europea tramite le Autorità italiane.
Sul territorio lombardo, le discariche irregolari sono quattro: discarica di “Pian di Spagna” – Sorico, discarica di “Valdaro” – Mantova, discarica di Laveno Mombello, discarica di “Ex cava Cuter” – Zanica.
Con la scadenza ormai prossima, i nostri consiglieri regionali hanno presentato un interrogazione alla Regione Lombardia e noi tutti portavoce m5s della Lombardia abbiamo inviato una lettera all’Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi, al presidente della nostra Regione, Roberto Maroni e al Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, per sapere, in modo chiaro e documentato, se e in che modo si stia provvedendo ad ottemperare agli obblighi previsti dalla sentenza sopracitata,sollecitandoli, in caso contrario ad intervenire in modo tempestivo, al fine di evitare un ulteriore sperpero di risorse pubbliche.