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Caso Mantovani, uno dei tre arrestati lavorava anche per l’ASL di Monza e Brianza

Un appalto da 23910,73 euro per l’Asl Monza e BrianzaAngelo Bianchi, ingegnere del Provveditorato alle Opere pubbliche per la Lombardia, arrestato nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in carcere il numero due di Regione Lombardia Mario Mantovani, lavorava anche in Brianza e il 25 maggio 2015 si è aggiudicato un bando dell’Asl di Monza per la fornitura di servizi (predisposizione di capitolato, piano economico e finanziario e altro) legati all’individuazione di un immobile da destinare a nuova sede dell’Asl di Monza e Brianza.

Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta: “Certo tutto si è svolto regolarmente: l’Asl ha avviato una “indagine di mercato” il 16 aprile 2015 (con chiusura il 3 maggio), invitando alla procedura tre aziende.  Di queste, solo la società “Ingegneria Civile di Angelo Bianchi” ha presentato un’offerta sei giorni dopo l’avvio della procedura… Angelo Bianchi era già stato indagato dalla Procura di Sondrio nel 2008  per un caso di presunti appalti truccati in Valtellina e rinviato a giudizio nel dicembre 2012”.
Per il consigliere “E’ sicuramente un caso che uno dei tre arrestati nel caso Mantovani, considerato un suo “fedelissimo”, sia stato l’unico a fare un’offerta per un lavoro nell’ASL di Monza e Brianza diretta da Matteo Stocco, anch’egli considerato vicino a Mantovani… Mi domando se fosse proprio indispensabile invitare a partecipare alla procedura un soggetto già rinviato a giudizio per corruzione e turbativa d’asta. Chi è sotto processo per reati contro la pubblica amministrazione dovrebbe essere tenuto alla larga e non invitato a gare e relativi incassi di denaro pubblico!”.

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