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Restauro Teatro Donizetti Bergamo: dopo esposto del M5S il sindaco Gori cambia rotta

Donizetti-ANAC

Dopo il nostro esposto all’ANAC sulle criticità rilevate nelle procedure per il restauro di un patrimonio della città di Bergamo come il Teatro Donizetti , il sindaco Gori e la sua Giunta sono stati costretti a correre ai ripari, rivedendo completamente la scelta di affidare i lavori tramite gara ad invito:  gli invitati li avevano scelti loro, e i vincitori sono stati i soliti noti. Dopo aver ostentato sicurezza per mesi  riguardo la regolarità della procedura scelta, Gori ora motiva il cambio di rotta sostenendo che “è necessario essere davvero trasparenti nei confronti dei cittadini, per il rispetto della legalità e della correttezza”. In sostanza un’ammissione di colpa. Ora, dopo l’intervento del M5S, non avendo altre possibilità, il sindaco punterà a trasformare la Fondazione Donizetti da ente di diritto privato ad ente pubblico, per scongiurare ogni ricorso in merito all’affidamento diretto della gestione del teatro.

Abbiamo obbligato Gori a rispettare la legge, ad indire una gara europea per gestire la ristrutturazione del Donizetti da opera pubblica qual è. Se ci avessero ascoltato a tempo debito, avremmo evitato lo slittamento dei lavori di almeno un anno, ora inevitabili,  lo spreco di risorse pubbliche per i pareri legali e le doppie procedure di gara, oltre al danno d’immagine per il Comune e il teatro cittadino. Dopo i numerosi annunci di opere pubbliche in città, al primo banco di prova Gori ha fallito, dimostrando tutta la sua inadeguatezza. Dall’opposizione il M5S è riuscito a salvare un patrimonio dei bergamaschi. Se fossimo stati al governo della città non avremmo mai permesso che un bene pubblico fosse gestito come fosse “cosa privata“.

Dario Violi – Portavoce del M5S Lombardia

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