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Le assenze del Pd salvano Maroni.

Nella giornata di Consiglio Regionale di martedì 28 febbraio, dedicata al progetto di legge sui seminterrati (in realtà una grande sanatoria per gli abusivi), la maggioranza non avrebbe avuto i numeri per far passare la legge e Maroni sarebbe andato al tappeto, se tutti consiglieri del Partito Democratico, che era schierato contro la legge, fossero stati presenti in aula per votare. Invece a causa delle assenze tra le file del Pd, Lega e Forza Italia hanno portato a casa la legge dello “scantinato facile”. Un provvedimento che manderà disperati e immigrati a vivere sotto terra, in locali a rischio inondazione ed esalazioni di gas Radon. Sarebbero bastati tre voti del Pd per mettere ko Maroni e la sua Maggioranza tenuta insieme con il nastro adesivo, i voti degli assenti (due in congedo) Marco Carra, Corrado Tommasi e Jacopo Scandella che, come sottolineato anche dai giornali questa mattina, “aveva seguito tutto l’iter del provvedimento per il suo partito”. Capiamo le enormi difficoltà in cui versa il partito di governo più lacerato della recente storia italiana, ma a forza di guardarsi l’ombelico e pensare solo alle poltrone, hanno totalmente smarrito il senso di fare opposizione. Ci auguriamo che nelle prossime sedute del consiglio la finiscano di fare la stampella a Maroni giusto per arrivare alla fine della legislatura regionale.

M5S Lombardia

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