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Smart working: migliora la qualità della vita e dellambiente

? SMART WORKING: MIGLIOR QUALITÀ DELL’AMBIENTE, DELLA VITA E RISPARMIO PER LE IMPRESE.

In questi giorni l’emergenza Coronavirus ci ha messo davanti ad una tipologia di lavoro a cui noi italiani, purtroppo, non siamo abituati: lo SMARTWORKING, o TELELAVORO all’italiana.

Sulla questione il pensiero del Consigliere Segretario Dario Violi.

“Molte aziende hanno adottato questa tipologia di lavoro per affrontare le difficoltà date dal virus.
Anche noi in regione Lombardia abbiamo dato la possibilità ai dipendenti di lavorare autonomamente da casa.

Per noi italiani è davvero difficile anche solo pensare ad un tale cambiamento, soprattutto per mancanza di fiducia verso il dipendente. Eppure <<Resistere all’innovazione, in questo senso, equivale a generare costi materiali e immateriali, sia per l’azienda sia per le persone>>.

L’applicazione di un’organizzazione smart di poco più di 3 giorni al mese, su un’azienda di almeno 100 dipendenti può far risparmiare all’azienda oltre 200 mila euro all’anno.
Sono numeri che non possiamo sottovalutare.

È importante sottolineare che il Coronavirus si risolverà al meglio e che in questo momento la possibilità di lavorare da casa è sicuramente una forma di rispetto e tutela del dipendente e, non di meno, di aiuto per tutti coloro che hanno figli a casa da scuola.

Spenti i riflettori sulvirus, sarà opportuno porsi domande e ragionare seriamente sui vantaggi che porta questo modo di lavorare, penso alla flessibilità di orario, alle migliaia di pendolari che ogni giorno si spostano in tutta la regione, al tempo risparmiato e alla notevole diminuzione di traffico.

Ultimo ma non meno importante, la diminuzione notevole di CO2 nell’aria. Come si può vedere dall’immagine (fonte ARPA) , a livello ambientale l’impatto è notevole… e questi sono i risultati di una sola settimana. Immaginate i miglioramenti con una riduzione di traffico costante.

Ora pensiamo e continuiamo a combattere questa brutta influenza. Ma traiamo il meglio da questa esperienza e valutiamo seriamente la possibilità di cominciare a lavorare dalla nostra città.”

Per approfondire qui il link con l’articolo.
http://bit.ly/2PpjUoP

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