Il 29 luglio 2015, il Sindaco di Bascapè (PV) ha deliberato la fattibilità del progetto di impianto logistico-industriale di 200.000 metri quadri su un terreno agricolo avanzato da Sviluppo industriale di Bascapè (SIB) s.r.l.; tale delibera giunge subito dopo che la Consigliera regionale M5S Iolanda Nanni aveva, tramite interrogazione depositata in Consiglio regionale, sollevato la questione del vincolo di inedificabilità rispetto alla Roggia Bascapera, che avrebbe potuto comportare il rigetto del progetto stesso.
La Consigliera regionale M5S Iolanda Nanni a tal proposito dichiara: “Difficile pensare che la tempistica di questa delibera sia casuale, sorge spontaneo pensare che il Comune di Bascapè abbia cercato di rattoppare il problema da me sollevato in Regione del vincolo di inedificabilità in una fascia di 50 metri dalla Roggia Bascapera, vincolo peraltro previsto dallo stesso PGT comunale! Così il Sindaco Emanuela Curti va in soccorso della società proponente l’ennesimo progetto impattante sul territorio, un impianto logistico-industriale di ben 200.000 metri quadrati che avrà pesanti ricadute sia sul consumo di suolo sia soprattutto sulle emissioni inquinanti relative al traffico in entrata e uscita.
L’inedificabilità di nuove costruzioni, e men che meno di nuovi complessi industriali, in prossimità dei corsi d’acqua è un principio di evidente buon senso e buon governo presente nell’ordinamento italiano fin da un Regio Decreto del 1904 ancora vigente: ebbene la delibera in questione sembra ignorare un principio elementare del diritto nel momento in cui delibera la fattibilità di un complesso industriale di 200.000 metri quadri in prossimità della Roggia Bascapera.
Ma non solo: l’intera area che verrà edificata è destinata dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) come area “di consolidamento delle attività agricole”. È incomprensibile la logica secondo cui il Sindaco abbia deliberato come “fattibile” un progetto logistico/industriale in un’area di “consolidamento delle attività agricole”
“Sul territorio di Bascapè, Landriano e Comuni limitrofi – continua Nanni – insistono già impianti fortemente impattanti: una cava per l’estrazione di ghiaia (Cava ATE g60), un impianto di trattamento fanghi (ALAN s.r.l.), tre allevamenti intensivi e tre impianti energetici a biogas, nonché l’impianto Bitolea (impianto specializzato nella produzione, recupero e purificazione di Solventi Organici e nella sintesi di intermedi chimici e chimico farmaceutici). Inoltre è in fase di insediamento un impianto di trita-inerti da 440.000 tonnellate annue autorizzato dalla Provincia di Pavia, progettato da ECOGREEN s.r.l., società avente lo stesso proprietario e legale rappresentante di SIB s.r.l. Inoltre sempre nel medesimo territorio sorgono già tre logistiche e due in fase di approvazione: questa ennesima logistica industriale andrebbe quindi ad insediarsi in un territorio già gravemente compromesso che non può più assolutamente ospitare ulteriori insediamenti inquinanti.”
“Se il PGT Comunale prevede una fascia inedificabile attorno alla Roggia Bascapera e il PTCP prevede la destinazione agricola dell’area, è evidente che non è possibile insediarvi un impianto logistico-industriale di 200.000 metri quadri, come ho già fatto presente a livello istituzionale con un’interrogazione depositata in Consiglio Regionale. La successiva delibera del Sindaco Emanuela Curti appare quindi come un tentativo tardivo e privo di fondamento di sanare la situazione per spianare la strada a questo ennesimo progetto impattante sul territorio. Solleciterò quindi Regione a far valere sia il vincolo di inedificabilità a tutela della Roggia Bascapera, sia la destinazione agricola dell’area prevista dal PTCP”.