Eugenio Casalino Stefano Buffagni

Scritte su Palazzo Pirelli. La Maggioranza va sotto, passa mozione del M5S

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Il Consiglio regionale ha approvato a voto segreto una mozione del M5S Lombardia che chiedeva di regolamentare l’uso di Palazzo Pirelli, sede istituzionale del Consiglio Regionale, per iniziative pubbliche, anche alla luce dell’apparizione della scritta “Family Day” sulla facciata del palazzo. La mozione impegna la Giunta regionale a “definire tutti gli strumenti legislativi ed organizzativi affinché la proprietà di Palazzo Pirelli sia lasciata nella piena disponibilità del Consiglio Regionale della Lombardia ed in particolare dell’Ufficio di Presidenza” e a “concordare con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale qualsiasi iniziativa pubblica che coinvolga nel frattempo le strutture e gli uffici di Palazzo Pirelli”. Il Sottosegretario Ugo Parolo ha chiesto di riscrivere la mozione per impegnare la Giunta “a definire in accordo con l’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale ulteriori modalità d’uso di Palazzo Pirelli”. Eugenio Casalino, consigliere segretario alla Presidenza del Consiglio Regionale del M5S Lombardia, ha rifiutato la riscrittura della mozione.

Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: “La Maggioranza non c’è. Maroni dovrebbe ringraziare se stesso e le sue iniziative spot che hanno reso ridicola la Lombardia. Certo sull’uso di Palazzo Pirelli ci aspettavamo un gesto forte del Presidente del Consiglio regionale Cattaneo che è stato scavalcato dalla Giunta e ci aspettavamo da lui un gesto forte per difendere l’Istituzione. Cattaneo se ne sta bello attaccato alla poltrona e non ha mosso un dito per difendere la dignità della Lombardia”.

Casalino, consigliere regionale del M5S Lombardia, aggiunge: “Questo voto difende la dignità e l’autonomia del Consiglio regionale. E’ assolutamente grave e prepotente che Maroni decida di proiettare qualsiasi cosa sulla facciata di Palazzo Pirelli. La Giunta ha deciso autonomamente un’iniziativa senza consultare il Consiglio, un’iniziativa grave e lesiva delle prerogative del Consiglio regionale. Questo consiglio merita un’autonomia degna di questo nome nella gestione dei propri spazi. Il Consiglio regionale si deve riappropriare della potestà piena sulla propria sede. Non è necessaria una legge, sarebbe stato sufficiente un intervento organizzativo. Questa maggioranza con il voto segreto ha tolto a Maroni l’uso e l’abuso di Palazzo Pirelli”.

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