Su La Prealpina l’intervento di Roberto Cenci (consigliere M5S Lombardia):
Da giorni si sente il tam tam di chi vorrebbe far ripartire il nucleare in Italia, ripartire perché va ricordato che sul nostro territorio abbiamo quattro reattori nucleari di potenza, sono “spenti” dopo che gli italiani hanno votato con un referendum il “no” al nucleare. Si parla di costruire impianti dell’ultima generazione, mini impianti che sono ancora a livello di studio o sperimentale.
Si parla sempre di impianti sicuri e molto più performanti, rammento per la cronaca i due disastri di Chernobyl e Fukushima. A oggi al mondo sono in funzione circa 450 reattori, 59 sono dislocati sul territorio francese.
Per funzionare utilizzano come combustibile l’uranio, precisamente un isotopo, il 235, che non è molto abbondante, la maggior parte dell’uranio è composta dall’isotopo 238 che al momento non è fissile, cioè non può essere utilizzato nella reazione nucleare.
Tutti ricordiamo il problema delle ultracentrifughe iraniane, servono per separare i due isotopi dell’uranio. La maggior parte dei reattori oggi in funzione è composta da impianti “vecchiotti”, hanno oltre trenta anni di funzionamento, entro pochi anni dovranno essere spenti.
